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Zenzero, la spezia cara a Confucio

Zenzero caro a Confucio

Lo Zenzero era utilizzato in Cina e in Indonesia già molti secoli prima dell’era cristiana, sia in erboristeria che in cucina. Dal rizoma si ricavava una spezia fortemente aromatica che, pare, fosse molto cara a Confucio (V sec. a.C.) perché schiariva la mente ed eliminava le impurità.

Lo zenzero, era molto usato anche nei rituali religiosi, dove i partecipanti ne masticavano grandi quantità per profumare l’alito e predisporre la bocca a intonare i canti religiosi che li mettevano in comunicazione con la divinità.

Zenzero, la spezia cara a Confucio

Dioscoride, medico greco del I sec. d.C., lo raccomandava per scaldare e calmare lo stomaco. Pitagora lo considerava un antidoto al morso dei serpenti. Galeno, per il sapore pungente, lo classificò tra le sostanze afrodisiache. Anche gli arabi lo assumevano, pestato col miele, per rinvigorire le prestazioni sessuali. L’epicureo romano Apicio, invece, ne consigliava l’uso in salse per carne e pollo, con piselli secchi e lenticchie e nel sale aromatico. Alessandro Magno l’aggiungeva al sal conditus, un insieme di sale e spezie utilizzato per insaporire la cacciagione.heatrum botanicum” del 1640, l’erborista John Parkinson scriveva che le proprietà dello zenzero sono di riscaldare gli stomaci freddi e di aiutare nella digestione, mentre nell’XI secolo la Scuola Medica Salernitana lo prescriveva per facilitare la circolazione del sangue. Anzi, agli uomini prima di un incontro d’amore si raccomandava di bere una pozione composta di zenzero, cannella, chiodi di garofano, pangrattato e acqua di rose. Sulla stessa lunghezza d’onda, qualche secolo dopo il poeta François Villon, nel suo “Le Testament” sosteneva che lo zenzero aveva la proprietà di fare congiungere gli organi genitali dei due sessi.

Zenzero, Enrico VIII lo consigliò come rimedio contro la peste

Enrico VIII si spinse a consigliare lo zenzero come rimedio contro la peste e i medici di corte lo raccomandavano per combattere le nausee mattutine in gravidanza. Nel XVI secolo, il medico bolognese Baldassarre Pisanelli scrisse che esso caccia la ventosità, riscalda, ma più tardi del Pepe, è ottimo per chi ha lo stomaco freddo, prouoca il coito, consuma le flemme, e chiarifica la vista. No è buono ne i tempi, e paesi caldi: ne per chi ha calda complessione, perché infiama chi troppo l’ha in uso. Quando è fresco, se si condisce col Mele; diuenta ottimo per i uecchi , e per riscaldare. La benedettina Santa Ildegarda di Bingen (1098 – 1179), religiosa e naturalista tedesca, studiandone le proprietà riteneva che fosse un valido rimedio contro la peste e ne consigliava il consumo, soprattutto ai marinai, al fine di prevenire lo scorbuto. Inoltre, sempre in epoca medievale, impacchi di con zenzero fresco venivano utilizzati per calmare i dolori ed il mal di testa.Nei paesi anglosassoni oltre che per le sue proprietà terapeutiche era ed è tutt’oggi molto utilizzato per la produzione del gingerbread, il pan di zenzero. In Inghilterra il pan di zenzero è un dolce molto diffuso soprattutto nella classica forma di omino, il gingerbread man.

Zenzero, le proprietà e la pianta

Lo zenzero è il rizoma di Zingiber officinale, Famiglia delle Zingiberaceae, noto in commercio come zenzero africano, zenzero di Cochin o zenzero giamaicano, a seconda dell’origine geografica. La pianta, importata dalla Cina, è coltivata nella maggior parte dei Paesi tropicali quali Africa, Giamaica, Australia.

I rizomi vengono raccolti in dicembre o gennaio, sbucciati, lavati ed
essiccati al sole per cinque o sei giorni. I principali componenti chimici sono contenuti nella resina, responsabile del sapore pungente; infatti essa contiene gingeroli, shogaoli e lo zingerone che sono anche responsabili del sapore piccante della droga.
Gli altri componenti dello zenzero sono i carboidrati
tra cui l’amido, i lipidi ed un olio essenziale.

Spesso si fa confusione tra zenzero e zenzero cinese o galanga maggiore (ovvero Alpinia galanga L. Willd, Famiglia delle Zingiberaceae), un tradizionale rimedio utilizzato per i disturbi digestivi.

Gli estratti di Zenzero officinale inibiscono il vomito e la dismotilità gastrica indotti nel cane dal cisplatino (un agente antitumorale). I gingeroli, in particolare il 6-gingerolo, e probabilmente gli shogaoli, sono i principi attivi ritenuti responsabili dell’attività biologica, in quanto questi composti sono in grado di inibire il vomito.

Zenzero contro nausea e vomito

Studi finalizzati alla comprensione del meccanismo d’azione hanno evidenziato che alcuni shogaoli ed in misura minore alcuni gingeroli inibiscono la diarrea. Si raccomanda lo zenzero nei casi di inappetenza, per il trattamento della dispepsia e per la cinetosi.

L’efficacia dello zenzero nel trattamento della nausea dipende
dalla condizione che determina questo disturbo; è stato osservato che lo zenzero è in grado di contrastare la nausea ed il vomito che insorgono in gravidanza, ma non nel periodo post-operatorio o durante il movimento, cinetosi.

Lo zenzero è stato anche valutato per contrastare la nausea ed il vomito indotto dal movimento (cinetosi) o da farmaci chemioterapici. E’ da ricordare che lo zenzero è stato anche valutato per i suoi possibili effetti benefici nelle malattie infiammatorie, quali gonartrite sintomatica ed osteoartrite.

Sebbene sia stato somministrato a donne in gravidanza, si sconsiglia l’uso dello zenzero in questa circostanza.

Lo zenzero deve essere utilizzato sotto controllo medico in pazienti con calcoli alla colecisti, in quanto possiede proprietà colagoghe. Può causare bruciori di stomaco perché stimola la secrezione gastrica  Sebbene non sono stati segnalati casi clinici d’interazioni farmacologiche, lo zenzero possiede effetto antitrombotico e quindi spesso si sconsiglia l’uso di questa droga a pazienti che assumono anticoagulanti.

Zenzero, i consigli del farmacista

Si raccomanda una dose giornaliera di 2-4 g di Zenzero; tuttavia negli studi clinici è stata spesso utilizzata una dose giornaliera di 1 g di zenzero, oppure estratti acetonici di zenzero (rapporto droga estratto 10-20:1, dose giornaliera utilizzata, 300-600 mg) o 1 g di sciroppo di zenzero. Lo zenzero è disponibile in capsule di gelatina contenenti 500 mg di droga polverizzata.

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