Il 17 gennaio 1977 muore a Neully-sur-Seine la cantante, attrice e soubrette Yvonne Printemps, una delle grandi donne dello spettacolo del Novecento.
La passione per il teatro
Yvonne Wigniolle-Dupé, la futura Yvonne Printemps, nasce a Ermont il 25 luglio 1894. Pur non essendo vero il fatto che la sua famiglia fosse poverissima, come viene ancor oggi riportato in alcune biografie, l’infanzia della bambina appare un po’ complicata. Suo padre, Léon-Alfred Wigniolle possiede un’industria nel nord della Francia ed è quindi una presenza inesistente nella sua vita più che nell’infanzia. Alla sua mancanza non può certo supplire la madre, Palmyre Augustine Dupé, costretta a tirar grandi in qualche modo tre figlie lavorando come sarta. La piccola Yvonne è perciò costretta fin da piccola a tentare di cavarsela da sola tra giochi, pochi studi e tanta libertà per le strade del suo quartiere lontano dagli occhi attenti di una madre impegnata in altre faccende. C’è un luogo che l’attrae maggiormente ed è la sede di un piccolo teatro amatoriale situata a poche decine di metri dalla sua abitazione. Qui la bambina impara presto i trucchi della scena. Osserva gli attori e le attrici, imita i passi delle ballerine, ripete fino allo sfinimento le canzoni. Tanta dedizione non sfugge alla compagnia che la fa debuttare sul palcoscenico in una rivista teatrale quando ha da poco compiuto dieci anni. Tra il pubblico di quell’unica serata c’è Paul-Louis Flers, un vecchio e pratico navigatore del mondo dello spettacolo oltre che storico conduttore della direzione artistica del Moulin Rouge che la scrittura.
Il successo e gli amori
A undici anni Yvonne sale per la prima volta sul palcoscenico delle Folies Bergères vestita da ballerina con il nome d’arte di “Mademoiselle Printemps”. La ragazza vive quell’esperienza con tanta disponibilità e un pizzico d’incoscienza facendosi particolarmente apprezzare per le sue qualità interpretative e per una presenza scenica che attinge direttamente all’istintività. Nel 1912 arriva la prima svolta della sua carriera. Yvonne, che ha diciotto anni, viene scritturata per la rivista “Ah! Les beaux nichons”. La ragazza riesce a farsi notare da pubblico e critica per il suo fascino, per la sua bellezza e, soprattutto, per la voce particolare capace di cambiare colore con grande facilità. Il tutto non è certo guastato da un’intelligenza viva che le consente di assorbire e metabolizzare rapidamente ogni novità. Tra gli uomini più ammaliati dalla personalità di Yvonne Printemps c’è l’autore Sacha Guitry. Il rapporto tra i due è intenso, ricco di momenti di grande passione ma anche di litigi violenti, con abbandoni drammatici e repentini pentimenti. Innamoratissimo e geloso Guitry vuole avere sempre l’ultima parola sui partners artistici della moglie. Questa manìa lo fa diventare complice della fine della sua storia d’amore. Proprio lui, infatti, nel 1931, dovendo mettere in scena il suo lavoro “Franz Hals”, affianca a Yvonne Printemps un giovane e promettente artista che si chiama Pierre Fresnay. Tra i due scocca la scintilla di una passione destinata a durare oltre la fine dei loro giorni anche se non si sposeranno mai. Yvonne continua a cantare per tutti gli anni Cinquanta ritirandosi dalle scene soltanto dopo aver compiuto i sessant’anni.