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Xylella, abbattuti altri ulivi secolari

Sono stati abbattuti altri 40 alberi secolari attaccati dalla Xylella. Nonostante le proteste degli ambientalisti, si è proceduto alla distruzione di veri e propri monumenti della natura. L’operazione sarà completata la bruciatura delle ramaglie e la pulizia dei terreni.

Abbattuti alberi secolari nonostante le proteste

L’abbattimento degli alberi hanno visto le proteste continue degli ambientalisti.  Le posizioni degli ambientalisti sono chiare:  “L’utilità delle eradicazioni degli ulivi del Salento non è scientificamente provata  – avverte il portavoce dei verdi Angelo Bonelli – come non è provata che la causa del rinsecchimento degli ulivi sia provocata dalla Xylella. Fanno bene i cittadini e gli olivicoltori a difendere in modo pacifico le piante da questa folle volontà di eradicare”. “La gestione della vicenda Xylella da parte della regione Puglia è semplicemente sconcertante per quanto è stata approssimativa, superficiale e incompetente – conclude -“.

I ricercatori: non serve distruggere, occorre prevenire

Avvertono anche i ricercatori che distruggere gli ulivi centenari della Puglia non basta. La Xylella fastidiosa è un super-batterio che deve essere combattuto con armi capaci di colpire al cuore sia il microrganismo, sia l’insetto che lo diffonde. Dunque distruggere non serve, occorrerebbe invece investire di più in ricerca con azioni preventive anche sul terreno per intercettare il batterio e distruggerlo.

Interviene anche la Coldiretti

Ad intervenire è stata anche la Coldiretti. ”Siamo pronti – ha annunciato l’organizzazione agricola – ad organizzare una task force di Coldiretti per pulire i terreni incolti ed eventualmente quelli demaniali abbandonati. Si tratta di ambienti a rischio poiché gli insetti ancora giovani di sputacchina, insetto vettore della xylella, risultano stanziali, sono soliti vivere sulle erbacce presenti ai piedi degli olivi”.

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