Sempre più paesi nel mondo credono nelle energie rinnovabili e le sostengono con meccanismi incentivanti, anche se crisi economica e maturità delle tecnologie ne hanno portato diversi paesi, tra cui l’Italia, a frenare. Questo il risultato di una ricerca del Worldwatch Institute.
I programmi di sostegno, dice la ricerca, in questi ultimi anni si sono diffusi molto rapidamente soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Ovunque si privilegiano gli aiuti alle rinnovabili elettriche rispetto a quelle termiche e a quelle utilizzate nei trasporti. È questo, in massima sintesi, quanto emerge dall’ultima ricerca del Worldwatch Institute sugli incentivi alle energie pulite nel mondo (basata sui dati del Renewables 2013 Global Status Report di REN 21, alla stesura del quale Evan Musolino, autore del report del WWI, ha partecipato).
Worldwatch: molti più Paesi utilizzano le rinnovabili
Dalle politiche degli anni ’70 e ’80, che puntavano soprattutto sulla ricerca, si spiega, si è passati ad una fase in cui si promuove l’installazione e, da metà anni 2000 in poi c’è stato un vero e proprio boom delle politiche incentivanti: nel 2005 erano solo 48 i paesi con meccanismi di supporto, adesso (metà 2013) sono diventati 127 (nel grafico il numero di paesi con misure incentivanti e percentuali delle rinnovabili, idroelettrico escluso, sul totale della produzione mondiale).
Di questi 127, due terzi sono paesi in via di sviluppo, mentre nel 2005 i paesi più poveri erano solo un terzo di quelli che promuovevano le rinnovabili. Nel dettaglio, nel 2005 più della metà delle nazioni che promuovevano le rinnovabili – il 58% – erano in Europa e Asia centrale, nel 2013 i paesi di questa area pesano solo per poco più di un terzo del totale. Dividendo i paesi per reddito, nel 2005 i più ricchi erano quasi il 70% di quelli che incentivavano le rinnovabili, ora sono circa il 30%. L’Africa Sub-sahariana è passata in questi 8 anni da 0 a 25 paesi con meccanismi di supporto, l’area Caraibi-America latina conta 17 paesi in più tra quelli con incentivi all’energia pulita; in Medio Oriente e Nord Africa sono invece 12 in più rispetto al 2005.
Fonte: TM News