Il 30 dicembre 1935 nasce a Stoccarda, in Germania, il pianista, tastierista e geniale manipolatore di sintetizzatori Wolfgang Dauner.
Gli inizi grazie a una zia
Il primo contatto di Dauner con la musica avviene attraverso una zia, insegnante di pianoforte. Verso la metà degli anni Cinquanta, pur lavorando come meccanico, suona 1a sera nei club americani. Nel 1958 diventa musicista professionista durante la sua prima tournée con una orchestra da ballo e inizia a studiare al conservatorio di Stoccarda tromba e pianoforte. Negli anni Sessanta suona come pianista in diverse orchestre, in particolare con il quintetto di Joki Freund. Nel frattempo il suo stile al pianoforte si evolve, sotto l’influenza di Bill Evans. Nel 1963 forma un proprio trio con il bassista Eberhard Weber e il batterista Fred Braceful. Proprio con questo gruppo si allontana dallo stile classico per dedicarsi a forme più libere di musica. Nella seconda metà degli anni Sessanta attraversa una fase sperimentale, compone opere diverse e crea anche una propria notazione che offre maggiore libertà di orientamento e possibilità di improvvisazione ai componenti della sua orchestra.
Un geniale compositore
Dauner cerca di mescolare generi e stili, dalla musica per concerto jazz, all’elettronica, alla teatrale e all’operistica. Compone degli happening e musica, per un teatro politicamente e socialmente impegnato, in stile sinfonico. Dal 1969, dirige l’Orchestra Jazz della Radio di Stoccarda della rete radiofonica della Germania meridionale. Con questa orchestra suona con moltissimi jazzisti americani ed europei in tournée in Germania come Elvin Jones, Eddie Gomez, Chick Corea, Jean Luc Ponty, Larry Coryell e molti altri. Nel 1970 fonda gli Et Cetera, uno dei primi gruppi jazz-rock tedeschi con Larry Coryell, Jon Hiseman, Günter Lenz e molti altri. Dauner scrive anche musica per film e televisione, nonché commedie musicali per bambini. Alla fine degli anni Settanta dà vita allo United Jazz & Rock Ensemblecon il quale prende parte a quasi tutti i festival jazz del periodo. Come pianista o come solista al sintetizzatore per molti anni si piazza tra i primi in tutti i sondaggi di jazz effettuati dalle riviste musicali in Germania e in Europa. Muore il 10 gennaio 2020.