Il progetto Wiz, già premiato a livello europeo, figura tra le buone pratiche che il governo punta a diffondere in Italia. Obiettivo del progetto la gestione sostenibile dell’acqua nei processi di pianificazione urbanistica.
WIZ, acqua e sostenibilità
C’è anche Wiz (acronimo del neologismo “Waterize”, “acquificare”), progetto ideato e condotto da Acque SpA, tra le prime proposte inserite sulla “Piattaforma delle Conoscenze – Buone pratiche per l’ambiente e il clima” , il nuovo strumento del Ministero dell’Ambiente creato per raccogliere i progetti italiani di eccellenza finanziati dalla Commissione Europea e pensati per rispondere alle sfide del cambiamento climatico, della gestione dei rifiuti, della tutela della biodiversità e del corretto uso delle risorse naturali.
Lo scopo di Wiz è integrare la protezione e la gestione sostenibile dell’acqua nei processi di pianificazione urbanistica e nelle decisioni di politica locale.
Il progetto, dal valore di 2 milioni di euro e cofinanziato dal programma comunitario Life+, ha permesso un cambio di rotta nel rapporto tra enti locali e gestione della risorsa idrica, grazie alla definizione di modalità operative condivise. L’inserimento di Wiz tra le best practices individuate dal Ministero rappresenta un ulteriore riconoscimento per Acque SpA, dopo che nel giugno 2015 era già stato premiato dalla Commissione Europea come uno degli 8 “Best of the Best” per il miglioramento ambientale, economico e sociale.
Wiz, condotto da Acque SpA e dai partner Autorità di Bacino del Fiume Arno, Ingegnerie Toscane Srl e Instituto Tecnológico de Galicia, si è sviluppato con la realizzazione di una piattaforma on-line di raccolta dati, tenendo conto degli impatti dei cambiamenti climatici.
Iniziato nel 2010, ha incontrato la fattiva collaborazione delle amministrazioni locali di Altopascio, Bientina, Buggiano, Fucecchio, Monsummano Terme, Montespertoli, Montopoli Valdarno, Pisa, Ponsacco, Vicopisano. Con Wiz i soggetti che si occupano di pianificazione territoriale e urbanistica possono operare scelte oculate sulla base di informazioni relative alla stima dei fabbisogni e alla disponibilità di acqua potabile, mediante confronti tra scenari di insediamento e scenari climatici, nonché dei costi delle infrastrutture idriche. Non solo: Wiz (la cui piattaforma è consultabile all’indirizzo wiz.acque.net) è anche in grado di orientare la vita personale di ognuno di noi. Ogni cittadino può infatti conoscere tramite il web la disponibilità, attuale e futura, di acqua potabile in un punto specifico (ad esempio il luogo in cui vuole andare ad abitare o in cui vuole aprire una nuova attività).
Entro il 2017 la Piattaforma del Ministero dell’Ambiente conterrà oltre 200 buone pratiche, numero destinato a crescere con l’acquisizione dei progetti di volta in volta conclusi, fino ad arrivare ad almeno 450 best practices entro il 2020.