Home C'era una volta Willie Cook, per Duke una delle migliori prime trombe

Willie Cook, per Duke una delle migliori prime trombe

SHARE

L’11 novembre 1923 nasce a Tangipahoa, in Louisiana, il trombettista Willie Cook, registrato all’anagrafe con il nome di John Cook.

Il rapporto con Ellington

Trasferitosi a Chicago con la famiglia inizia a farsi conoscere come trombettista suonando in vari locali. Negli anni Quaranta oltre che con gruppi formati da lui stesso suona con King Perry, Claude Trenier, Jay McShann, Earl Hines, Ed Wilcox e Dizzy Gillespie. Dal 1951 al 1957 è con Duke Ellington. Il rapporto con Ellington dura a lungo tanto che Willie di tanto in tanto torna a suonare con la sua big band anche dopo la rescissione del contratto che lo lega in modo stabile all’orchestra

Il suo bisogno d’amore è più forte del jazz

Duke Ellington, interpellato negli anni successivi dirà di lui: «È sempre stato una delle migliori prime trombe in circolazione. Di quando in quando il suo bisogno di amore è stato più forte che non quello di girare il mondo suonando jazz una sera qua e una sera là. Tutte le volte che torna con noi se la cava brillantemente». Cook si trasferisce in Svezia nel 1982 e muore di infarto a Stoccolma il 22 settembre 2000.

 

Previous articleGli Ardecore, una mescola singolare
Next articleGreenEra Partners, network per l’efficienza energetica
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".