Home C'era una volta Wilbur Ware, un accompagnatore solido e preciso

Wilbur Ware, un accompagnatore solido e preciso

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L’8 settembre 1923 nasce a Chicago, nell’Illinois, il contrabbassista Wilbur Ware, un protagonista del jazz del secondo dopoguerra.

Gli inizi al banjo

I suoi primi contatti con la musica risalgono all’infanzia, quando, accompagnato dal padre adottivo, che suona diversi strumenti, frequentava assiduamente la chiesa del suo quartiere. Impara così molto presto a suonare il banjo e successivamente il contrabbasso. Dopo aver militato per qualche tempo in alcune formazioni dilettantistiche della sua città, inizia la carriera professionale, suonando di volta in volta nelle formazioni guidate da Stuff Smith, Roy Eldridge e Sonny Stitt.

Un free lance affidabile

Tra il 1953 e il 1955 è il protagonista di una serie di collaborazioni di rilievo, esibendosi al fianco di Thelonious Monk, Johnny Griffin, Eddie Vinson. Dopo una lunga tournée con i Jazz Messengers di Art Blakey, nel 1956 si trasferisce a New York e prosegue l’attività sia alla testa di propri gruppi sia come free lance. In questa veste collabora per concerti e dischi con Buddy De Franco, J.R. Monterose e nuovamente con Monk. Accompagnatore solido e preciso, Wilbur Ware fa parte insieme a Charlie Mingus dei Newport Rebels e ha all’attivo un’intensa e brillante carriera discografica al fianco di musicisti come Ernie Henry, Johnny Griffin, Lee Morgan, Hank Mobley, Sonny Rollins. Muore il 9 settembre 1979.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".