Home C'era una volta Walter Norris, l’americano di Berlino

Walter Norris, l’americano di Berlino

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Il 27 dicembre 1931 a Little Rock, in Arkansas, nasce il pianista e compositore Walter Norris.

L’inizio con Jimmy Ford

Dopo aver compiuto approfonditi studi musicali inizia l’attività professionale suonando nel gruppo di Jimmy Ford fino al 1953, anno in cui forma un proprio trio con il quale è particolarmente attivo a Las Vegas. Trasferitosi a Los Angeles, collabora nel corso degli anni Cinquanta con Frank Rosolino, Jack Sheldon, Zoot Sims, Sonny Criss, Teddy Edwards, con il quintetto di Shorty Rogers e Bill Holmann, con Stan Getz e Johnny Griffin. Prende parte inoltre alla registrazione di Something Else, l’album che segna il debutto discografico di Ornette Coleman.

La scelta europea

Nel corso degli anni Sessanta Norris preferisce dedicarsi principalmente all’attività concertistica alla testa di proprie formazioni. Dal 1963 al 1970 è direttore artistico del Playboy Club di New York, e nel 1974 entra nell’orchestra di Thad Jones e Mel Lewis con la registra alcuni dischi. Trasferitosi a Berlino, prosegue l’attività sia come solista, sia come collaboratore di musicisti come Pepper Adams e George Mraz. Muore a Berlino il 29 ottobre 2011.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".