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Wal Mart accusato di aver aggirato le norme ambientali in Messico

Il gigante Wal Mart non è solo il più grande datore di lavoro negli Stati Uniti ma domina anche il Messico con 2275 punti vendita. Ed è arrivato in Messico a quanto pare giocando sporco. Secondo un’indagine del New York Times, Wal-Mart ha corrotto funzionari pubblici non solo per ottenere che i suoi obiettivi fossero prioritari, ma per sovvertire la “governance democratica”.

Wal Mart sotto accusa in Messico

E’ stato possibile in questo modo riuscire da parte di Wal Mart a costruire un proprio punto vendita persino nella valle di Teotihuacán centro culturale storico che attira migliaia di turisti.

I leader locali sostengono di non aver ottenuto nulla ma da Wal Mart ma, a quanto pare, non è proprio così, tanto che il New York Times denuncia che il colosso ha pagato 52mila dollari per corrompere i funzionari locali. Naturalmente non solo questi. Sembra che Wal Mart abbia effettuato pagamenti di tangenti per un totale di 341mila dollari così da poter costruire un altro punto vendita in uno dei quartieri più popolati della Citta del Messico, nei pressi della Basilica di Guadalupe, senza una licenza di costruzione o di un’autorizzazione ambientale o di una valutazione d’impatto urbano, o anche di un semplice lasciapassare per il traffico.

Una scandalosa storia di tangenti

Grazie ad altri pagamenti di tangenti – riferisce il Ny Times – per un totale di 765mila dollari, Wal-Mart ha costruito anche un vasto centro di distribuzione in un ambiente ecologicamente fragile dei bacini idrografici a nord di Città del Messico. Ma il New York Times ora ha inchiodato il colosso della distribuzione degli Stati Uniti alle sue responsabilità.

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