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ViviTiberina, convegno su biodiversità

Nell’ambito della Settimana UNESCO ESS 2012 (dedicata al tema MADRE TERRA: ALIMENTAZIONE, AGRICOLTURA ED ECOSISTEMA), ViviTiberina promuove due incontri.

Il primo, organizzato dalla consorziata Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, cui interverrà anche il Presidente del Consorzio Tiberina, dal titolo IL RUOLO DELLA BIODIVERSITA’, DELL’AMBIENTE E DELLA CULTURA NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE AREE RURALI, il 19 novembre dalle 11.00 all’Aula T12B della Facoltà di Lettere, con il Rettore e con Direttori di Dipartimenti e Docenti per le diverse competenze d’Ateneo (scientifiche, tecniche, economiche, umanistiche, in ogni caso verso un approccio interdisciplinare).

Il secondo, già preannunciato, organizzato direttamente dal Consorzio Tiberina con il supporto e il patrocinio della Provincia di Roma, dal titolo VERSO LA PUBLIC COMPANY “VIVI TIBERINA”, il 21 novembre dalle ore 10.30 alla Sala Peppino Impastato di Palazzo Valentini, suddiviso – come da allegato invito – in una parte di illustrazione del progetto e in una parte di dibattito.

Nell’abituale ottica di “mediatore disinteressato” fra istituzioni, aziende e cittadini (lavoratori, consumatori, fruitori locali, ospiti del territorio, organizzati e non), il Consorzio Tiberina propone in questo caso una soluzione innovativa cui non potrà prendere direttamente parte. Difatti, sotto lo slogan “I cittadini si organizzano per fruire del territorio di vita e di prossimità”, la “Vivi Tiberina” dovrebbe costituirsi come Società senza distribuzione di utili, con piccole partecipazioni individuali al capitale sociale e divieto di scalata: il benefit per i soci sarà l’insieme di agevolazioni (sconti, convenzioni, etc) per i possessori del capitale, ripartito in azioni acquisibili e comunque cedibili da singole persone fisiche. Il processo si orienta verso la formazione – in pratica – di un “maxi gruppo d’acquisto” (tendenzialmente il più vasto in Italia) con connesso “gruppo di vendita” non esclusivizzato. Si parlerà anche di un eventuale “centro dedicato” a Roma e della possibilità di realizzare uno o più poli per la micro-produzione agroalimentare e artigianale nonché per il commercio e la promozione di beni e servizi, in Lazio ed Umbria, anche a mo’ di mostre-mercato permanenti, con collocazioni ottimizzate atte a raccogliere le identità tiberine con la minimizzazione dei costi e dell’incidenza sull’ambiente dei trasporti, che si tratti di quelli dei venditori o degli acquirenti, intercettandone i flussi con un sistema integrato di servizi. L’aspetto criticizzato sarà relativo al così detto “chilometro zero”, che molte volte si traduce in slogan mendaci e in veri e propri attentati alle tasche dei consumatori, sotto un’aura di “naturalità”. Primissime anticipazioni, infine, sul “contest informale” per il logo/marchio “Tiberina Tipica” e per il prossimo programma U.E. condotto dal Consorzio per il Fondo Nazionale per la Protezione Ambientale e la Gestione delle Acque della Polonia (http://www.nfosigw.gov.pl/en/), in un momento peraltro particolarmente critico per lo “stato” del Bacino del Tevere.

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