Home C'era una volta Vittorio Parisi, dalla lirica alla canzone

Vittorio Parisi, dalla lirica alla canzone

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Il 12 luglio 1955 muore il cantante Vittorio Parisi, uno dei protagonisti del periodo migliore della canzone napoletana.

Il successo cambia le prospettive

Nato in una famiglia di artisti, a Napoli il 28 febbraio 1892, debutta nel 1919 come cantante lirico. Chiamato dal maestro Evemero Nardella nel 1922 a sostituire Salvatore Papaccio nell’interpretazione di Silenzio cantatore, ottiene uno straordinario successo in tutta Italia. Proprio il successo lo convince a lasciare la lirica e a dedicarsi esclusivamente alla canzone. Negli anni Trenta se ne va negli Stati Uniti dove diventa popolarissimo esibendosi in coppia con Gilda Mignonette.

L’abbandono delle scene e l’insegnamento

Nel suo repertorio figurano quasi tutti i brani della tradizione napoletana anche se i suoi due cavalli di battaglia sono Dicitenciello vuie e Na sera ‘e maggio. Dopo un attacco di cuore nel 1949, è costretto a rallentare la sua attività fino al ritiro definitivo dalle scene che avviene nel 1951. Si dedica quindi alla composizione di molte poesie e all’insegnamento di canto, che aveva iniziato con molto impegno già dai primi anni Quaranta. . Tra i suoi allievi c’è il giovane Guglielmo Chianese, futuro Sergio Bruni, che il 14 maggio 1944 presenta per la prima volta davanti al pubblico del Teatro Reale di Napoli..

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".