La crisi idrica travolge molte città americane: l’acqua contaminata da piombo mette in pericolo la salute di milioni di persone.
USA, acqua a rischio per milioni di americani
Solo poco tempo fa abbiamo parlato dell’emergenza acqua potabile a Flint, la città che sorge lungo il fiume Flint, a 106 chilometri a nord-ovest di Detroit, di cui si sta occupando attivamente la famosa giornalista Erin Brokovich.
E’ stata la stessa Brokovich tra l’altro, a sostenere che il problema dell’acqua di Flint non sarebbe un caso isolato, ma coinvolgerebbe centinaia di migliaia gli americani che vivono con un’acqua potabile contaminata da piombo, forse anche milioni. Quello di Flint, ha spiegato Erin, e’ solo uno dei sistemi idrici di “centinaia di città, paesi e comunità che non funzionano”.
Le ultime notizie le danno ragione: pare che Flint infatti, non sia l’unica città negli Stati Uniti in cui gli abitanti si trovano alle prese con una vera e propria crisi idrica, scattata per la presenza di piombo nell’acqua.
Secondo i documenti resi noti da Yanna Lambrinidou della Virginia Tech, e citati da alcuni media statunitensi, “ogni grande città ad est del Mississippi è a rischio“. “La conclusione logica e’ che l’acqua potabile bevuta da milioni di americani e’ potenzialmente pericolosa”, questo è quanto emerge dalle carte.
I documenti parlano chiaro: le autorità competenti di diverse città americane manipolano le prove e minimizzano la quantità di piombo contenuta nei campioni, con il rischio di una pericolosa diffusione della crisi dell’acqua tossica che attanaglia appunto Flint, in Michigan. Attualmente non esistono prove che le normative EPA (l’agenzia federale dell’ambiente) siano state violate, ma secondo le carte diffuse da Lambrinidou, le linee guida dell’agenzia sono state sistematicamente ignorate.
Fonte: ANSA