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Un codice per lo sviluppo sostenibile in Italia

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Un nuovo codice con precise linee guida per lo svolgimento di tutti gli interventi in materia ambientale, come bonifiche, messa in sicurezza, ma anche costruzioni di edifici e strade, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e commentato dal Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti.

Un nuovo codice per lo sviluppo sostenibile in Italia

Nel nuovo codice degli appalti l’ambiente assume una centralità senza precedenti: sono previste procedure più semplici per le emergenze e si riconosce alle prerogative ambientali un ruolo strategico e di garanzia per lo sviluppo sostenibile del Paese”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, commentando il provvedimento approvato in Consiglio dei Ministri.

“Da oggi – osserva Galletti – la progettazione degli interventi in materia ambientale sarà disciplinata da specifiche linee guida individuate anche con il concerto del ministero dell’Ambiente: questa novità vale sia nei casi in cui l’ambiente costituisca l’oggetto diretto dell’appalto, come ad esempio le bonifiche e la messa in sicurezza, ma anche per le attività in cui il legame con l’ambiente sia indiretto, come la costruzione di edifici, strade o le forniture per gli uffici”. “Altra novità – aggiunge il ministro – riguarda i cosiddetti criteri ambientali minimi, già rafforzati con le misure del Collegato Ambientale per gli appalti negli edifici pubblici, che diventano comuni a tutte le stazioni appaltanti”.

“Il testo – prosegue Galletti – consente inoltre una procedura negoziata, senza previa pubblicazione del bando, per aggiudicare lavori urgenti di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati, ai sensi della normativa ambientale: una forte accelerazione che consentirà di compiere tempestivamente quegli interventi sul territorio che per loro natura non possono attendere i tempi ordinari, evitando ulteriori danni all’ambiente. Sono certo che il Parlamento potrà dare un ulteriore contributo a tutela dell’ambiente”.

“La trasversalità e la specificità della materia ambientale, già presente nella normativa europea – conclude Galletti – diventa dunque una realtà anche in Italia”.

Ministero dell’ambiente

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