Perché è importante:
“L’Ecomuseo si trova proprio accanto alla foce del fiume Oreto”, osserva Cristina Alga, project manager U-DATInos e coordinatrice del dream team di Mare Memoria Viva. “Il fiume è qualcosa che ci riguarda, è presenza: sappiamo quanta biodiversità c’è e quanto movimento scorre tra cemento, canneti, uccelli migratori e rifiuti. La proposta artistica di Iaconesi/Persico interpreta perfettamente ciò che l’Ecomuseo Mare Memoria Viva vuole essere e fare per il fiume, le acque, il territorio. Essere “custodi” non significa preservare nell’isolamento, significa farsi facilitatori, aprire a possibilità di vita, far conoscere, far comprendere, far sentire. Da tre anni esiste un comitato di cittadini di diverse età, visioni politiche e provenienze che, contando solo sulla perseveranza e sull’auto-organizzazione, è riuscito a riportare attenzione e amore al fiume, ha coinvolto le istituzioni e ottenuto finanziamenti per la rigenerazione. L’ecomuseo, come spazio collettivo e partecipativo, dedica questo progetto a tutte le cittadine e i cittadini sensibili all’acqua che in questi anni non hanno smesso di lottare perché il fiume Oreto non smettesse di fluire.”
“Il progetto parte dalle persone e dal metterle in condizione di generare dati, ma anche di prendersene cura, criticarli e goderne”, sottolineano Iaconesi e Persico. “I quindici partecipanti dei workshop riceveranno dei sensori per impararare a raccogliere dati non come pratica estrattiva, ma come pratica generativa che nasce nella reciprocità e collaborazione. L’opera si nutrirà di questo processo: sulla foce dell’Oreto proveremo a sperimentare nuove ritualità che ci connettano alle acque di Palermo, per diventare sensibili all’ambiente e immaginare nuove alleanze tra attori umani e non umani, arte e scienza, innovazione e società. Si può sintetizzare tutto questo in due parole: immaginazione sociale. Un’immaginazione del possibile a cui non possiamo rinunciare, che ci riguarda tutti, in cui i dati e la ricerca vivono finalmente nel bel mezzo della società.”
“Quando abbiamo iniziato a concepire il progetto era il giugno del 2018”, ricorda la curatrice, Arianna Forte. “[…] in questo momento storico U-DATInos diventa un progetto ancora più importante e urgente. In U-DATInos la pratica artistica del duo Persico/Iaconesi diventa il mezzo per far “agire”, attraverso una raccolta dati collaborativa, le comunità attivate da Mare Memoria Viva su una questione di importanza collettiva come l’inquinamento. A conclusione di questo processo, a gennaio 2021 verrà presentata l’opera: un’installazione “datapoetica” che – in linea con le ricerche precedenti degli artisti – permetterà di entrare in contatto con i dati attraverso una combinazione sinestetica di luci e suoni, in modo da poter “sentire” il flusso di informazioni raccolte.”