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Tra amore e introspezione, parla Claudia Magnasco

Claudia Magnasco

La poetessa sarda Claudia Magnasco

Analogamente al nostro viaggio esplorativo all’interno della piccola e media editoria italiana e alle nostre “incursioni” nelle diversificate realtà letterarie presenti nel web, Daily Green presenta questa settimana una nuova puntata dedicata al “verseggiare in rime” intervistando la poetessa sarda Claudia Magnasco.

Claudia Magnasco e la sua poetica introspettiva

Claudia, prima di tutto volevo domandarti di presentarti brevemente al pubblico di Daily Green e chiederti quando ti sei avvicinata alla composizione letteraria e poetica.

Sono una donna di quarantun anni, nata a Nuoro ma abito a Sassari da molti anni. Tra le mie varie passioni e passatempi c’è la scrittura, la poesia soprattutto. Mi sono avvicinata ad essa alcuni anni fa e non me ne sono più allontanata. Scrivere versi mi viene naturale, è il modo migliore che conosco per poter alleggerire gli stati del mio animo.

Parliamo di SensibilMente, edito dalla casa editrice Rupe Mutevole, Claudia. Quali sono i motivi ispiratori del libro?

Le ragioni che mi hanno spinta alla pubblicazione di SensibilMente sono prevalentemente intime. Avevo bisogno di concludere definitivamente un ciclo, un capitolo della mia vita piuttosto difficoltoso. Infatti, SensibilMente è una raccolta di poesie in maggioranza introspettive.

Non c’è ambizione, solo necessità di liberare le mie emozioni, gli stati d’animo e la sofferenza. Questo libro, tra l’altro, mi ha avvicinata a diverse persone che non mi conoscevano e che hanno trovato conforto nel leggermi. Questa è stata la mia più grande soddisfazione personale.

Hai dei modelli poetici preferiti, Claudia?

Amo leggere poesie almeno quanto amo scriverle e sono tanti i poeti che mi stanno a cuore: Baudelaire, Whitman, Montale, Quasimodo, Ungaretti, Merini e Szymborska, giusto per citarne alcuni. Inoltre ho la grande fortuna di avere degli amici veramente validi in ambito poetico e posso ben dire che non passa giorno in cui la poesia non mi faccia compagnia. Riguardo a me e a come scrivo, non mi sono mai ispirata a nessun poeta e mai lo farei. Piaccia o no, ho il mio stile che, allo stato attuale, considero ben delineato eppure sempre in evoluzione. Guai se non fosse così, probabilmente smetterei di scrivere.

Claudia, hai già in cantiere un nuovo lavoro di poesia oppure stai pensando di cimentarti con la prosa?

Devo dirti che la prosa non mi affascina più di tanto sebbene abbia scritto alcuni racconti. Fino a ora non ho mai avvertito la prosa come necessaria per potermi esprimere. Magari un giorno, invece, scriverò un romanzo, chi lo può sapere. In fondo il bello della penna è che non sai mai dove essa ti condurrà. In tempi recentissimi, ho terminato il mio secondo libro, una raccolta di poesie e aforismi dal titolo In solita solitudine. Le poesie sono suddivise in tre parti, Amore, Introspezioni e Sociale. A breve uscirà in cartaceo e in formato e-book.

Foto tratta dal sito cultura.biografieonline.it

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