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Torna il “vuoto a rendere”

vuoto a rendere

Torna il vuoto a rendere. Si tratta effettivamente di una pratica green, quella della restituzione dei vuoti delle bibite. Un passo verso la green economy.

Vuoto a rendere, torna una pratica green

Ma proprio questa pratica che si potrebbe persino definire d’antan è stata reintrodotta, sia su base volontaria e in via sperimentale per 12 mesi, dal  Collegato ambientale che è legge. Si potranno dunque restituire bottiglie d’acqua, di birra, di coca cola e varie proprio come primo passo importante verso una nuova direzione green.

Vuoto a rendere, solo su base volontaria

L’obiettivo è presto detto: prevenire la produzione di rifiuti favorendo il riutilizzo degli imballaggi usati.  Protagonisti saranno gli esercenti di bar e pubblici esercizi, questi potranno, volendo, perché il provvedimento dispone il vuoto a rendere solo su base volontaria, ritirare i vuoti a rendere. Il provvedimento in via sperimentale sarà applicato solo per 12 mesi.

Il sistema del vuoto a rendere su cauzione si applicherà solo per gli imballaggi contenenti birra e acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo.

Vuoto a rendere, applicato solo per 12 mesi

Al momento dell’acquisto dell’imballaggio pieno, precisa la norma, l’utente versa una cauzione con diritto di ripetizione della stessa al momento della restituzione dell’imballaggio usato.

Con regolamento verranno determinate le forme di incentivazione e le loro modalità di applicazione nonché i valori cauzionali per ogni singola tipologia di imballaggi.

Al termine della fase sperimentale si valuterà, sulla base degli esiti della sperimentazione stessa e sentite le categorie interessate, se confermare e se estendere il sistema del vuoto a rendere ad altri tipi di prodotto nonché ad altre tipologie di consumo

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