Il 16 aprile 1923 a Los Angeles, in California, nasce il chitarrista Tony Rizzi, registrato all’anagrafe con il nome di Trefory Rizzi.

Gli inizi da bambino

Rizzi inizia gli studi musicali fin da bambino. Studia per undici anni il violino, passa poi alla tromba e, infine, opta per la chitarra esibendosi in qualche jam session nell’area della città natale. Dopo aver prestato il servizio militare diventa professionista e accetta varie scritture, In particolare suona con Les Brown, Boyd Raeburn, Milt DeLugg e Alvy West prima di accettare un lungo contratto con l’orchestra della NBC riservandosi la possibilità di gestire anche qualche progetto in proprio

I cinque chitarristi

Nel 1973 forma un gruppo di cinque chitarristi con i quali incide due album di buon successo come Tony Rizzi’s Five Guitars Play Charlie Christian, Disco Pacific – The Five Guitars e Surfin Pacific – The Five Guitars. La sua chitarra figura anche in molti dischi di Les Brown, Dave Peli, Ted Nash, Paul Smith e altri. Chitarrista molto influenzato da Charlie Christian muore il 2 giugno 1992.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".