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Tommy Flanagan, il poeta del jazz

Il 16 marzo 1930 nasce a Detroit, nel Michigan, il pianista Tommy Flanagan, registrato all’anagrafe con il nome di Thomas Lee Flanagan.

L’accompagnatore di Ella

Dotato di una grande versatilità musicale, impara a suonare anche il vibrafono, il sax alto, il sax tenore, il clarinetto e il contrabbasso. Debutta giovanissimo con Dexter Gordon e svolge quindi un’intensa attività di accompagnatore e di solista, negli anni Quaranta e Cinquanta, in numerosissimi gruppi di stile be bop, quali quelli di Milton Jackson, Kenny Burrell, Oscar Pettiford, Billy Mitchell e Rudy Rutherford. Accompagna per un breve periodo Ella Fitzgerald poi suona nel quintetto di Jay Jay Johnson. Chiusa l’esperienza con Johnson, decide di dar vita a un proprio trio con il quale nel 1963 torna sui suoi passi e diventa l’accompagnatore stabile di Ella Fitzgerald, seguendo la cantante in migliaia di concerti in tutto il mondo.

Espressione del jazz moderno del Novecento

Solo nel 1973 riprende un’attività autonoma dando concerti, incidendo dischi e facendo il free-lance negli studi di registrazione e nei club di New York, talvolta in duo col contrabbassista Wilbur Little. Molti critici considerano Flanagan come uno dei migliori pianisti del jazz moderno del Novecento per il tocco delicato e insieme inciso, il gusto impeccabile, il controllo perfetto della materia sonora, la creatività incessante. Soprannominato “Il poeta del jazz”, muore il 16 novembre 2001.

 

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