Tommaso Pini il giovane musicista fiorentino sarà al Festival di Sanremo 2017 nella sezione Nuove Proposte. Finalmente, al terzo tentativo, con il brano Cose che danno ansia, il talento, l’ironia e la giusta ostinazione, Tommaso Pini è riuscito nell’impresa aggiudicandosi il pass per il mitico palco dell’Ariston.
Tommaso è stato uno dei protagonisti di The Voice 2 dove si è classificato al terzo posto col team di Raffaella Carrà, che lo ha voluto fortemente puntando su di lui per la vittoria finale.
“Detesto i testi che poi non mi restano in testa”, questo è il ritornello di “Cose che danno ansia” la canzone di Tommaso Pini portata in gara per le finali di Sanremo Giovani.
Nel prendere in giro i falsi miti dei millennials (le chat, twitter, le modelle anoressiche), il brano “electro pop” parla di Tommaso, della sua ansia e di come la vive tutti i giorni.
Un umorismo sprezzante che trova eco nel videoclip, folle, criptico e sopra le righe diretto da Sergio Dall’Ora (conosciuto proprio a The Voice, era il suo vocal coach).
Tommaso, cominciamo da The Voice 2. Sei stato nel team di Raffaella Carrà. Un’esperienza importante per la tua carriera. Cosa conservi di quell’avventura?
The Voice of Italy è stata un’esperienza molto costruttiva, mi ha dato la possibilità di mettermi alla prova su tanti fronti, come per esempio quello televisivo. Raffaella Carrà è stata una grande amica oltre che un fantastico coach. Ricordo ancora oggi una frase che mi ripeteva spesso quando mi vedeva un po’ in difficoltà, diceva: “ Devi avere il coraggio di avere paura per affrontare il palco, la vita ecc…”. Sembra assurdo ma la paura va accolta prima di essere affrontata, questo è quello che ho fatto, e grazie a questa perla, sono arrivato fino in Finale sconfiggendo la mia grande compagna di avventure, “Ansia”.
Cose che danno ansia il tuo nuovo singolo. Come nasce? C’è qualche riferimento autobiografico?
Cose che danno ansia racconta in chiave ironica il rapporto che ho con l’ansia nella vita di tutti i giorni, sfatando e ridicolizzando tutti quei falsi miti sul dover essere perfetti, impeccabili, ecc. Il messaggio della canzone è di cercare di prendersi un po’ meno sul serio, accettiamoci per come siamo e viviamo la vita con più leggerezza.
Quali sono le cose che veramente danno ansia a Tommaso?Dipende da come mi sveglio, sono un tipo abbastanza lunatico. La cosa che mi dà più ansia al momento, ma allo tesso tempo anche tanta gioia, è il pensiero che tra neanche due mesi canterò al Festival di Sanremo davanti a milioni di telespettatori. Sarà una grande sfida ma credo profondamente in questo brano, comunque vada sarà un successo!
Il video di Cose che danno ansia, realizzato con il tuo produttore Sergio Dall’Ora, è molto coinvolgente e divertente. Come nasce?
Il video nasce dall’idea di dare concretamente vita alle mie Ansie. Sono sempre stato un amante di Kubrick, Tim Burton e di tanti film noir, insieme al mio produttore abbiamo mixato tutta una serie di particolari che caratterizzano la mia personalità ed i miei “amori cinematografici”. Questo video rispecchia in pieno ciò che sono e quello che voglio comunicare con questo brano.
Che musica ascolti Tommaso?
Ho sempre ascoltato tanta musica, dalla Classica all’Elettronica, da Rino Gaetano a Battiato, da Prince ai Depeche Mode. Al momento un Artista che mi ispira particolarmente è The Weekend, amo le sue sonorità ed il modo di giocare con la voce.
Tu hai iniziato a fare musica un po’ tardi, è vero? Come è avvenuto l’incontro con la Musica?
Assolutamente sì! E’ verissimo! Ho iniziato a cantare a 19-20 anni, questo perché prima di allora mi terrorizzava il solo pensiero di esibirmi davanti a degli sconosciuti. Un giorno, quasi per caso, mi iscrissi ad un concorso Karaoke e lì ebbi l’illuminazione! Cantare mi faceva stare divinamente e da quel momento non ho più smesso.
Se non avessi fatto il musicista cosa pensi saresti diventato?
Chi lo sa, da piccolo volevo diventare un grande archeologo, proprio come Indiana Jones, ma visto il mio carattere probabilmente sarei durato poco…
I tuoi prossimi progetti?
Ora che sono tra le 8 nuove proposte del Festival di Sanremo 2017 diciamo che il primo progetto è quello di sfruttare al massimo le opportunità che questa prestigiosa manifestazione avrà da offrirmi, dopo di che lanceremo il mio primo progetto di inediti, un lavoro di ben due anni che vedrà finalmente la luce.
Tommaso, quanto sei “green”?
Abbastanza! Faccio la raccolta differenziata e amo la natura!
Cosa fai nel tuo quotidiano per aiutare l’ambiente?
Faccio la raccolta differenziata… può andare? Comunque credo che con le tecnologie avanzate di oggi potremmo tranquillamente minimizzare i consumi delle risorse naturali del nostro pianeta, forse abbiamo bisogno di più informazione affinché le persone e soprattutto i ragazzi delle nuove generazioni possano essere sensibilizzati al riguardo.
Hai vissuto diverso tempo a Londra, quanto è più avanti la metropoli anglosassone rispetto al nostro Paese in materia di sostenibilità?
Beh, devo ammettere che di cose utili ne ho viste, come ad esempio una macchina che ti dà denaro in cambio di lattine vuote! Questo stimola le persone a stare attente al riciclo. D’altra parte c’è da dire che Londra è una città che produce veramente tanto ed il tasso di inquinamento è molto elevato… si può sempre fare di più.
Ho letto che sei molto impegnato nel sociale, che partecipi a tante iniziative.
Ho partecipato a diverse iniziative contro i Tumori, la Musica è potente e questo è veramente il minimo che possa fare.
Una domanda che facciamo a tutti: Tommaso, cosa ricicleresti di te e cosa butteresti via?
Butterei via il mio essere lunatico, a volte è veramente difficile iniziare la giornata con la luna storta… riciclerei il mio ottimismo!