Tokelau si trova in Nuova Zelanda, a circa 480 km dalle isole Samoa. Ed è un arcipelago composto da tre atolli corallini (Atafu, Fakaofo e Nukunonu) interamente green. I tre atolli di Tokelau potrebbero divenire il primo piccolo arcipelago al mondo ad utilizzare solo ed esclusivamente energie pulite.
Tokelau, un arcipelago che va ad energia solare
Si stanno, infatti, eliminando tutti i tipi di energia inquinante e gradualmente sostituendo con oltre 4mila pannelli solari. La conversione al solare di Fakaofo è quasi terminata. Qui sono stati installati 1584 moduli solari. Le altre isole sono a metà del percorso ma, dicono gli isolani, tutto dovrebbe essere presto completato.
La minuscola nazione la prima al mondo del tutto fotovoltaica
La minuscola nazione potrebbe diventare la prima del tutto fotovoltaica al mondo e proprio perché qui si è capito il ruolo centrale della green economy.
Il progetto è interamente finanziato dal ministero degli esteri e del commercio neo zelandese e, per gli abitanti, si tratta di un cambiamento atteso.
Le Tokelau primo esempio di vera nazione virtuosa
Le Toukelau consumano ogni anno più di 2.000 barili di diesel per produrre energia elettrica, per un costo di oltre un milione di dollari, circa 715 dollari a persona,.. Una cifra enorme per una nazione che ha ricavi annui per 500.000 dollari, e con un potere d’acquisto pro capite di un po’ più di 1000 dollari.
L’attesa è che il passaggio all’energia solare possa rimborsare in soli 5 anni l’intero costo del progetto. Non solo ma il sistema avrà una vita di almeno 20 anni senza che vi sia bisogno – sottolineano gli ingegneri al lavoro – di alcun tipo di manutenzione.
Tokelau, la riconversione produrrà nuovo sviluppo
Tokelau (da Wikipedia, ndr) “è una parola polinesiana che significa “vento del nord”. Fino al 1946 l’arcipelago era chiamato “Isole dell’Unione”, anno in cui venne adottato il nome “Isole Tokelau”, contratto in Tokelau il 9 dicembre 1976. E’ stato proprio l’usolamento e la mancanza di risorse a rendere questo arcipelago estremamento povero e a limitarne lo sviluppo economico confinando l’agricoltura ad una fase di vera sussistenza. Proprio le risorse naturali molto limitate e il sovraffollamento hanno spinto in molti ad emigrare verso la Nuova Zelanda e Samoa, facendo sì che questo decimasse anche la popolazione dell’isola. Proprio la riconversione al green dell’arcipelago potrebbe invertire la rotta e dare un vero impeto di nuovo sviluppo economico a questo splendido arcipelago del Nord.