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Timor Leste, la giovane isola sconosciuta al mondo

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Timor Leste

Timor Leste, uno dei Paesi più giovani al mondo e ancora sconosciuto al turismo di massa. Lo abbiamo incontrato all’Expo di Milano e l’abbiamo conosciuto per le sue storie di cibo (in particolar modo per la varietà dei suoi chicchi di caffè), il suo commercio equo e gli sforzi incentrati ad ottenere una produzione alimentare sostenibile. Stato indipendente dal 2002, Timor Este (meglio conosciuto dai locali come Timor Leste) conta poco più di un milione di abitanti e popola la metà orientale dell’isola di Timor, ad est dell’arcipelago indonesiano.

Timor Leste, un’isola paradisiaca

Paese del sud-est asiatico, anche se geograficamente molto più vicino all’Australia che all’Asia, Timor Leste è davvero un’isola paradisiaca, uno di quei luoghi ai confini del globo dove, però, il calore di un’ospitalità senza precedenti sa sempre farti sentire come a casa. Questa fresca nazione, con alle spalle un recente e turbolento passato sanguinoso, è oggi un pacifico stato democratico che, fiero, convive nel ricordo di influenze portoghesi, cinesi e indonesiane. Colonia portoghese fino al 1975, l’isola, infatti, fu poi invasa dall’Indonesia nel 1976: ed è solo con la fine degli anni ’90, grazie anche al sostegno delle Nazioni Unite, che la dura e decennale lotta per l’indipendenza volge alla fine.

Sole, mare e paesaggi mozzafiato

Ricca di spiagge bianchissime, molte delle quali per lo più selvagge e deserte, Timor Leste vanta un caldo tropicale ed acque turchesi ad ogni angolo. L’isola però non è solo mare verde acqua. Le sue imponenti montagne brulle regalano percorsi di trekking e viste mozzafiato, a partire dal Monte Ramelau, il più alto dell’isola e scalabile in circa tre ore. E ancora: fitte foreste, cascate, grotte che nascondono tesori di arte rupestre, fiumi e distese di verdi piantagioni. L’isola dai ritmi sempre lenti, e da un locale stile di vita totalmente rilassato, regala inoltre calde primavere e, in generale, un accogliente e tiepido clima tutto l’anno.

Un’isola tra natura e sport

Per gli amanti della natura e degli sport più orientati al green, Timor Leste offre speciali esperienze di birdwatching, forte di oltre 240 specie di uccelli, 23 delle quali rare e rintracciabili solo in questo lembo di terra. L’isola si presta benissimo anche ad escursioni in mountain bike, grazie alle quali sarà possibile inoltrarsi nel panorama rurale e avventurarsi più facilmente nei piccoli villaggi sperduti. Meta perfetta per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni, l’isola offre immancabili barriere coralline. Inoltre, specialmente nei fondali a largo di Dili (la capitale), la vista di squali, tonni, tartarughe, sgombri e barracuda è garantita. Approfittando di una crociera in barca è anche possibile avvistare branchi di delfini e, tra i mesi di ottobre e dicembre, perfino alcuni tipi di balene.

Dove soggiornare

Soggiornare presso una homestay di una famiglia locale è la soluzione migliore per scoprire i segreti dell’isola. Le esperienze homestay offrono infatti un alloggio conveniente, che ti porta nel cuore della destinazione che stai visitando, mostrandoti cosa vuol dire davvero vivere nel posto fino ad assaporarne appieno tutti gli usi, i costumi e i sapori.

Timor Est è un’isola relativamente molto piccola ma piena di sorprese. Questo paese è prevalentemente cattolico ma la religione coesiste, senza stridere, con l’animismo, tra mescolanze di culture e fusioni di antico con il moderno. La capitale Dili sta diventando vivacissima ed altre città importanti mostrano ancora molto della vecchia architettura portoghese. Il Paese, ancora uno dei più poveri dell’Asia, si sta rapidamente sviluppando ed è già pronto a diventare un luogo attraente per molti investitori, oltre che una destinazione di ecoturismo doc per tutti i viaggiatori d’oltreconfine.