Home C'era una volta Terry Gibbs, uno dei più brillanti vibrafonisti della storia del jazz

Terry Gibbs, uno dei più brillanti vibrafonisti della storia del jazz

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Il 13 ottobre 1924 nasce a Brooklyn, New York, Julius Gubenko, destinato a diventare con il nome di Terry Gibbs uno dei più brillanti vibrafonisti della storia del jazz

Gli inizi con De Arango

Figlio d’arte, Gibbs nasce da un padre che suona il violino e il contrabbasso. Anche i fratelli studiano musica e sono musicisti di professione. Agli inizi si interessa allo xilofono e si esercita sullo strumento del fratello, quindi passa alla batteria ma di lì a poco il suo strumento preferito diviene il vibrafono. A dodici anni vince un concorso per dilettanti e al termine del servizio militare inizia a suonare professionalmente in vari nightclub con il chitarrista Bill De Arango. Nella seconda metà degli anni Quaranta incide i primi dischi con il sassofonista Allen Eager e con Stan Getz. Successivamente suona per alcune settimane con Tommy Dorsey e poi va in tournée in Scandinavia con il contrabbassista Chubby Jackson. Nel 1948 fa parte dell’orchestra del batterista Buddy Rich prima di passare a quella di Woody Herman.

La rivelazione con Woody

Nella formazione di Woody Herman, che anticipa alcune delle concezioni proprie del cool, Gibbs si trova completamente a suo agio. Il suo stile, caratterizzato da un suono quanto mai vivo e brillante e da una tecnica prodigiosa, gli consente in breve di raggiungere la meritata fama di uno dei migliori vibrafonisti della sua epoca. Con Herman rimane, tuttavia, circa un anno e poi forma una sua big band che non riesce però a ottenere i successi sperati. Nel 1950 suona con Louis Bellson e Charlie Shavers e l’anno dopo entra nel sestetto di Benny Goodman costituito oltre che dai leader clarinettista da Teddy Wilson o Lou Stein al piano, Mundell Lowe o Allen Hanlon alla chitarra, Sid Weiss o Eddie Safranski al contrabbasso e Terry Snyder o Don Lamond alla batteria. Nella sua lunga carriera Gibbs incide parecchio: da ricordare, oltre ai dischi sotto suo nome, quelli con Goodman, Getz, Eager, Chubby Jackson, Woody Herman.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".