Home C'era una volta Terje Rypdal, la chitarra norvegese che ha entusiasmato l’Europa

Terje Rypdal, la chitarra norvegese che ha entusiasmato l’Europa

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Il 23 agosto 1947 nasce a Oslo, in Norvegia il chitarrista Terje Rypdal, uno dei protagonisti di spicco della scena musicale norvegese.

L’incontro con George Russell

Figlio del capitano di una banda militare studiato il pianoforte dall’età di cinque anni, dedicandosi alla chitarra a partire dal 1960. Le sue prime esperienze professionali sono state nell’ambito della musica pop, verso la metà degli anni Sessanta. Intenzionato ad allargare i suoi orizzonti musicali si avvicina a George Russell, con il quale studia e suona, sia all’interno di grandi formazioni, sia in gruppi più ridotti con i quali incide anche qualche disco. A quel periodo risalgono anche le sue prime collaborazioni con il sassofonista Jan Garbarek, anche lui allievo di Russell. I due, nel 1969, pubblicano il loro primo disco, Esoteric Circle, prodotto da Russell.

Il successo europeo

Sempre nel 1969 il chitarrista ottiene uno straordinario successo europeo grazie al festival di BadenBaden. Sull’evento esiste un album, Gittin’ To Know Y’ All, che ben racconta l’esibizione di Rypdal. Con l’inizio degli anni Settanta il chitarrista norvegese inizia una proficua collaborazione con l’etichetta tedesca ECM, dapprima come membro del gruppo di Garbarek, poi come leader autonomo. Tra i musicisti che suonano con lui si segnalano il batterista Jon Christensen, il bassista Arild Andersen e il pianista Bobo Stenson, tutti suoi collaboratori dai tempi di Garbarek. A loro vanno aggiunti il bassista Sveinung Hovensjo e il trombettista Palle Mikkelborg. Nel 1978 Rypdal forma anche un trio con Miroslav Vitous e Jack De Johnette.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".