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Tadd Dameron, pianista e compositore di grande talento

Il 21 febbraio 1917 nasce a Cleveland, nell’Ohio, il pianista e compositore Tadd Dameron, registrato all’anagrafe con il nome di Tadley Ewing Dameron,

Meglio il jazz degli studi

Tadd inizia giovanissimo a interessarsi di jazz apprendendone le prime nozioni dal fratello Caesar che suona il sax in gruppi locali, e dai genitori, entrambi pianisti. Dopo essersi esibito come cantante nella formazione del trombettista Freddie Webster decide di abbandonare gli studi di medicina e di dedicarsi professionalmente al jazz. Successivamente suona nelle orchestre di Zack Whyte e della cantante Bianche Calloway, sorella di Cab. Nel 1940 si trasferisce a Chicago dove si mette in luce come arrangiatore. In quel periodo incontra Vido Musso e Harlan Leonard. La guerra interrompe la sua attività. Chiamato alle armi lavora in una fabbrica di armamenti. Dopo il congedo ricomincia a scrivere arrangiamenti per Jimmy Lunceford, Billy Eckstine, Sarah Vaughan e per George Auld. Nel 1945 viene scritturato da Dizzy Gillespie e due anni dopo debutta ufficialmente come pianista con il cantante Babs Gonzales con il quale forma il gruppo Three Bips & A Bop. Alla fine dello stesso anno riunisce un settetto sotto suo nome, ridotto poi a quintetto e con questi due gruppi nei quali, tra gli altri, militano Fats Navarro e Ernst Henry, incide alcuni brani per Blue Note e Savoy.

La crisi e la tossicodipendenza

Nel 1948 dirige un quintetto che si esibisce per gran parte dell’anno al Royal Roost di New York e che conta su due fiati come Navarro e Allen Eager. Nello stesso locale suona con Charlie Parker, Miles Davis, Curley Russell e Max Roach. Nel 1949 è a Parigi con il quintetto di Miles Davis. Nel 1950 si esibisce con il sestetto di Davis al Birdland di New York e nel 1953 riunisce di nuovo un’orchestra con musicisti come Clifford Brown, Benny Golson e Gigi Gryce. Da questo momento Dameron, vittima di una grave tossicodipendenza, inizia ad avere problemi. Nel 1958 viene arrestato e inviato a Lexington nell’ospedale federale per essere disintossicato. Tornato in libertà nel 1961 ricomincia a scrivere arrangiamenti per Blue Mitchell, Milt Jackson, Sonny Stitt e per Benny Goodman. Durante il 1963 però le sue condizioni di salute peggiorano e viene ricoverato diverse volte in ospedale per attacchi cardiaci. Dopo essersi mostrato in pubblico nel novembre 1964 al Five Spot di New York in occasione di un concerto organizzato per raccogliere il denaro necessario a curarsi muore per cancro l’8 marzo 1965.

 

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