Valorizzare le idee degli studenti con l’esperienza dei docenti universitari e le risorse delle imprese per migliorare la qualità della vita delle persone e agire in modo concreto per la salvaguardia dell’ambiente. È questo l’approccio di Enactus, organizzazione non profit fondata nel 1975 negli Stati Uniti e ufficialmente presente anche in Italia con la nascita a Trento di Enactus Italia Onlus.
Sviluppo sostenibile, a Trento nasce Enactus Italia Onlus
La costituzione dell’associazione, avvenuta ufficialmente a metà settembre, è il frutto di un percorso condotto dalla Fondazione Caritro in accordo con il network internazionale. L’associazione è finalizzata alla promozione di forme di confronto e cooperazione tra studenti, accademici e operatori ispirandosi agli obiettivi per lo sviluppo sostenibile indicati anche dalle Nazioni Unite per rimuovere e superare le situazioni di disagio sociale delle persone svantaggiate e/o le situazioni di bisogno e difficoltà che le persone incontrano nel corso della vita, proteggere l’ambiente, focalizzandosi sull’integrazione economica e sulle dimensioni sociali ed ambientali dello sviluppo.
Sviluppo sostenibile, la neonata associazione per la formazione
La nascita di Enactus Italia Onlus è stata annunciata a livello mondiale in occasione dell’Enactus World Cup 2016, tenutosi a Toronto (Canada) dal 28 al 30 settembre alla presenza di studenti, docenti e imprese multinazionali di tutto il mondo. La neonata associazione è stata rappresentata da Silvia Decarli (Consigliere di Fondazione Caritro e membro del direttivo di Enactus Italia), Martina Sevegnani (studentessa dell’Università degli studi di Trento), Marta Bertolai (rappresentante per KPMG) e Francesco Biacchi (studente dell’Università cattolica di Milano).
Sviluppo sostenibile, con Enactus l’Italia entra in un network globale
L’Italia entra così ufficialmente in un network che a livello globale coinvolge già ben 36 Paesi, 70 mila studenti, 1740 università e 550 multinazionali e lo fa partendo dal Trentino, territorio sempre più votato all’imprenditorialità. L’organizzazione opera nei diversi Paesi affiliati promuovendo e selezionando le proposte progettuali elaborate da gruppi di studenti, neolaureati, dottorandi o dottori di ricerca sulla base di specifici criteri che riguardano il loro valore sociale e/o ambientale, la fattibilità e la sostenibilità economica.
Le imprese che aderiscono al network supportano le progettualità selezionate da Enactus senza interferire nello svolgimento dei progetti, ma anzi sostenendo lo spirito di iniziativa e le doti imprenditoriali dei giovani quali fattori chiave per lo sviluppo del territorio e il ricambio generazionale del mondo imprenditoriale. Un approccio innovativo che stimola la sinergia tra ricerca e imprese, fattore strategico di sviluppo riconosciuto e incentivato da tempo all’estero di cui spesso si lamenta la mancanza in Italia.
Le imprese che hanno già aderito al progetto Enactus in Italia sono: Carlise Brake & Friction, CHEP Italia, Clevertech S.p.A., Randstad Italia S.p.A., Thermo Fisher Scientific; e molte altre hanno dimostrato attenzione verso l’iniziativa.
La formalizzazione della nascita di Enactus Italia apre ora interessanti prospettive e l’associazione sarà impegnata nell’implementazione della rete dei soci sul territorio italiano e l’attivazione delle attività volte al supporto della progettualità giovanile.