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Surriscaldamento, è allarme continuo

Dopo lunghe ricerche sugli effetti del cambiamento climatico in atto, si è giunti ad un risultato per nulla confortante: il clima sulla terra, il surriscaldamento del Pianeta, è destinato a cambiare e, purtroppo, non in meglio. Secondo uno studio realizato da alcuni economisti, la lentezza con la quale le grandi economie mondiali stanno riducendo le loro emissioni di anidride carbonica, insieme al fallimento dei governi sulla possibilità di utilizzare delle alternative ai combustibili fossili, renderebbe impossibile  restare al di sotto di una soglia di 2°C,  superata la quale gli eventi climatici potrebbero diventare a dir poco imprevedibili.

Continua l’allarme surriscaldamento

Secondo Leo Johnson,  partner di PwC ( PricewaterhouseCoopers ) nella sostenibilità e nel cambiamento climatico, l’economia mondiale dovrebbe raggiungere un tasso di “decarbonizzazione” di almeno 5,1 % l’anno, costantemente per i prossimi 39 anni.

Questo processo però non si è mai innescato almeno a partire dalla fine della seconda guerra mondiale e così, da oggi, le temperature globali potrebbero  addirittura salire costantemente fino ad arrivare ad una maggiorazione di 6°C.

“Anche raddoppiare il nostro attuale tasso di decarbonizzazione – afferma Leo Johnson – condurrebbe comunque ad emissioni coerenti con i 6°C di riscaldamento previsti entro la fine del secolo. Evitare questo surriscaldamento, richiederà un miglioramento di sei volte maggiore nel tasso attuale di decarbonizzazione”.

Urge pianificare strategie adatte per la Terra

“E’ tempo di pianificare delle strategie adatte all’inevitabile surriscaldamento, perchè ormai abbiamo superato la soglia critica”.

“Questo non è solo inquietante  – conclude – ma è semplice matematica: stiamo andando verso un territorio inesplorato, sia per la scala di trasformazione che per le innovazioni tecniche necessarie”.

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