Home C'era una volta “Sunny” Henry, un trombone delle brass band

“Sunny” Henry, un trombone delle brass band

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Il 17 novembre 1885 nella Magnolia Plantation, in Louisiana, nasce il trombonista Charles Henry, detto Sunny.

I primi passi nella Eclipse

Quando inizia a percorrere la strada della musica i suoi primi strumenti sono il flicorno e la cornetta che ha imparato a suonare con l’aiuto di Jim Humphrey. Soltanto intorno al 1913, più o meno all’epoca del suo trasferimento a New Orleans, inizia a cimentarsi regolarmente con il trombone. Il suo primo importante ingaggio lo ottiene nel 1902 in seno alla Eclipse Brass Band organizzata e diretta nella Magnolia Plantation dallo stesso Jim Humphrey, nella quale ha modo di mettersi in evidenza non solo come cornettista ma anche e soprattutto come arrangiatore, trascrivendo per la brass-band molti inni religiosi. Dopo il suo arrivo a New Orleans entra a far parte della Excelsior, una delle più prestigiose brass bands della città.

Una vita con le bande

Nel 1918 si aggrega all’orchestra di Hyppolite Charles e durante questo periodo ha occasione di dare lezioni al giovanissimo Jim Robinson. Nel 1923 è a Spanish Fort con la jazz band di Amos White e, successivamente, al Lyric Theatre con l’orchestra di John Robichaux. Intorno alla fine degli anni Venti suona con George McCullough e con Eddie Jackson a Canal Street. Negli anni della depressione si esibisce regolarmente, come primo trombone, con la W.P.A. Brass Band diretta da Louis Dumaine. Durante la seconda guerra mondiale entra a far parte della Young Tuxedo Brass Band e, negli anni Cinquanta, della Eureka Brass Band con la quale registra dei dischi che hanno una notevole importanza almeno sotto il profilo storico dal momento che consentono di avere una attendibile idea del sound delle brass band primigenie di cui non esistono documenti discografici. Sunny muore a New Orleans il 7 gennaio 1960.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".