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Strage di pipistrelli alle Mauritius

pipistrelli

I grandi pipistrelli delle Mauritius rischiano lo sterminio. Questa la decisione presa dal Governo pressato dalle lobby locali dei coltivatori che ha pensato di uccidere migliaia di pipistrelli, mammiferi utilissimi per la biodiversità.

I pipistrelli delle Mauritius forse verranno sterminati

Lo riferisce il Wwf denunciando questa assurda situazione e, soprattutto, considerando il fatto che questa decisione meterebbe a rischio di estizione una specie che la stessa Unione Mondiale per la Conservazione considera in pericolo.  E non è solo il Wwf ad opporsi alla strege di pipistrelli ma anche l’80% della popolazione delle isole ed oltre 100mila hanno già sottoscritto la petizione on line su change.org.

Nel mondo è sempre più presente questo conflitto continuo tra specie animali e attività umane. Dalle foreste di Sumatra alle praterie nordamericane, dalle isole tropicali ai nostri Appennini, spesso predatori come lupi, orsi, linci ma anche delfini, elefanti, cervi, diventano per molti specie “nocive” nella competizione per il cibo, per l’agricoltura, per lo sfruttamento delle stesse risorse naturali.

I conflitti tra uomo e animali scatenati dalla mancanza di habitat

Ma questi conflitti – spiega il Wwf – sono scatenati soprattutto dal consumo delle risorse causato dall’uomo, dalla scomparsa degli habitat, come è, per esempio, per il caso delle piantagioni che anno dopo anno stanno incessantemente sostituendo le foreste naturali. “Nel caso di questo sconsiderato piano contro i pipistrelli proposto dal Governo delle Mauritius – sostiene il Wwf – però le proteste si levano da più parti, perché si parte da presupposti errati, perché mancano dati scientifici seri e non vi sono ricerche sistematiche”.

Gli agricoltori, le grandi lobby, che hanno chiesto lo sterminio sostengono che i grandi pipistrelli danneggiano dal 50 al 100% delle loro produzioni frutticole (mango e lici) mentre le evidenze scientifiche dimostrerebbero che questi dati sono assolutamente errati. Vale a dire solo l’11% della produzione sarebbe intaccata.  E sono di nuovo gli interessi delle lobby a decidere del futuro anche di una specie importante come per i grandi pipistrelli. I pipistrelli sono mammiferi utilissimi: svolgono un ruolo essenziale disseminando la vita, disperdendo i semi di quei frutti di cui si nutrono oltre a facilitare la crescita naturale degli alberi.

Il Wwf: “Sarebbe un inutile massacro”

Per questa ragione il Wwf ha lanciato una vera condanna:   “A questo inutile e irresponsabile massacro che prevede l’uccisione in poche settimane di 18mila esemplari, oltre il 40% della popolazione stimata di questi pipistrelli della frutta, mettendo a serio rischio il futuro di questa specie oltre ad avere conseguenze future su questi stessi habitat ora inimmaginabili, e mettere in atto piani alternativi. Come l’adozione di misure di protezione e dissuasione per le coltivazioni, la valorizzazione dei sistemi di prevenzione. Il Wwf Internazionale si appella anche al grande pubblico rappresentato dai turisti per scongiurare questa soluzione inaccettabile, firmando l’appello rivolto al Governo locale”.

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