Il 12 marzo 1977 i fratelli Gibb, meglio conosciuti come i Bee Gees sono in Francia per i fatti loro. Non è un bel momento per la carriera del gruppo che cerca di sopravvivere come può alla crisi del pop melodico.
Una telefonata che cambia le prospettive
Inaspettata arriva la svolta sotto forma di una telefonata. Nel corso della giornata, infatti, vengono raggiunti dal produttore Robert Stigwood che chiede loro alcuni brani fortemente ritmati per la colonna sonora di un film di cui racconta sommariamente la trama. Si tratta di “Saturday night fever” interpretato dall’emergente John Travolta. Senza neppure leggere la sceneggiatura i tre musicisti si mettono al lavoro negli Chateau d’Heronville Studios in Francia e in breve tempo realizzano i brani richiesti.
Una colonna sonora nata senza immagini
Nonostante la perfetta aderenza allo spirito del film, quindi, le canzoni che compongono la colonna sonora di “Saturday night fever” non sono state costruite direttamente sulle immagini, ma nel chiuso degli studi di registrazione. La colonna sonora del film, pubblicata nel 1977, diventa uno dei dischi più venduti di ogni tempo rilanciando i Bee Gees dopo un periodo piuttosto oscuro. Fever night è destinato a restare, più di altri, il brano simbolo di quegli anni scanditi dal ritmo della dance e dalle prime avvisaglie di un disimpegno che negli anni Ottanta sarebbe diventato una caratteristica generazionale. Nonostante la frettolosa realizzazione tanto il film quanto la colonna sonora sembrano costruiti l’una sull’immagine dell’altro e sono destinati a entrare nella storia del costume degli anni Settanta.