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Stazione Termini, ancora cemento per i posti auto

stazione termini

Il caos stradale romano, ed in particolare quello nei pressi della stazione Termini, non trova soluzioni: tra bancarelle, auto in sosta selvaggia, camion e pullman parcheggiati, la situazione non cambia e anzi si aggrava con il tempo. Per far fronte a tutto questo, arriva una soluzione fuori dal tempo e dalla logica: un mega parcheggio per automobili da costruire sul tetto della stazione.

Progetto Stazione Termini, ancora cemento per i posti auto

Il Dipartimento Mobilità  continua ad occuparsi della mobilità romana, ed in particolare di quella legata alla Stazione termini, attraverso interventi random senza avere una progettualità chiara sul futuro della città. Senza un progetto, le ricadute sociali e il costo per la collettività sono fin troppo evidenti.

Per sopperire a questa miopia, arriva il progetto di Grandi Stazioni, la Partecipata di Ferrovie dello Stato nata per gestire e riqualificare le principali stazioni italiane.

Il progetto di Grandi Stazioni per Roma Termini non è nuovo e vede nel parcheggio sopraelevato la grande soluzione: “1400 posti auto, 30 casse automatiche, 80 telecamere per la sorveglianza, 10.000 tonnellate di acciaio e cemento” , tutto verificabile nello spot visibile su YouTube, una struttura imponente, su diversi livelli, che dovrebbe essere costruita sopra ai binari.

Naturalmente, nei pressi della Stazione Termini, esistono già molti parcheggi multipiano: 483 posti auto nell’ES Park Giolitti, 290 nel Terminal Park, 48 nel Metropark Marsala e 200 presso l’ Autosilo Sara i quali, insieme a quello presente sulla piazza, offrono parcheggio per quasi 1200 posti auto.

Tutto questo non basta ancora e non basterà in futuro se si continuerà a favorire l’idea di poter raggiungere la Stazione Termini con la propria auto, parcheggiare e prendere un treno.

Stazione Termini: no alle auto, sì alle bici

Per guardare avanti e trovare delle soluzioni alternative, Change.org, lancia la petizione: “Termini e Grandi Stazioni: no alle auto, sì alle bici”, dove si potrà mettere la propria firma per fermare il progetto. QUI PER FIRMARE

La petizione è stata aperta con le seguenti motivazioni:

Chiediamo un parcheggio per le biciclette, la prima velostazione di Roma, nei pressi della Stazione Termini…Le automobili hanno invaso ogni spazio e in città – non solo a Roma – non riusciamo più a spostarci, ad incontrare i nostri amici. Non riusciamo più a respirare. Roma deve cambiare. Le città italiane devono cambiare.

Ieri, contro ogni idea moderna di mobilità e contro ogni buonsenso, Ferrovie dello Stato ha annunciato l’apertura dei cantieri per la realizzazione di un parcheggio da 1400 posti sopra i binari della Stazione Termini, nel pieno centro di Roma.

Per la mia città è un’opera devastante, costruita per attirare più automobili in un’area già congestionata dal traffico privato. Il parcheggio sopra la stazione Termini è un’opera grottesca e dannosa, in una città che non riesce a liberarsi dai problemi legati all’emergenza mobilità. Inconsapevolmente, Ferrovie dello Stato riconosce nel suo comunicato stampa che non esistono infrastrutture del genere in Europa.

Il parcheggio sopra la stazione Termini serve gli interessi particolari – e i profitti – di un’azienda e riversa i costi sulla collettività, incentivando comportamenti dannosi e autolesionisti.

L’operazione azzera, a vantaggio di interessi particolari, anni di necessarie – e ad oggi ancora inattuate – politiche per la riduzione del traffico privato, nella Capitale e in tutto il paese. Mentre l’Unione Europea minaccia di sanzionare l’Italia per l’inazione in tema mobilità e per i conseguenti danni alla salute pubblica, il parcheggio sopra la stazione Termini ricaccia Roma indietro di decenni.

Come parziale compensazione del danno arrecato alla collettività, insieme al coordinamento nazionale #Salvaiciclisti chiediamo che Grandi Stazioni S.p.A. e il Gruppo Ferrovie dello Stato, si facciano carico dei costi per la predisposizione di infrastrutture in grado di incentivare modelli di mobilità dolce come l’uso della bicicletta.

In particolare, chiediamo che una parte del parcheggio sia riservato, a titolo gratuito per gli utenti e senza costi aggiuntivi per lo Stato, alla sosta sorvegliata delle biciclette, in numero almeno equivalente a quello dei posti auto. In alternativa, si richiede che gli spazi per la sosta sorvegliata delle biciclette, vengano predisposti, a carico di Grandi Stazioni SpA, nelle adiacenze della Stazione Termini.

Un confronto con le Stazione nelle altre capitali europee e non

Nessuna possibilità di parcheggiare l’auto presso la Stazione Berlin Hauptbahnhof, facilmente raggiungibile attraverso le S-Bahn, un sistema di trasporto ferroviario, ma anche da alcune linee di autobus. In più la struttura principale della Berlin Hauptbahnhof, è sormontata da una tettoia in vetro in cui è incorporato un gigantesco impianto fotovoltaico.

A Londra i nodi nevralgici della mobilità ferroviaria sono a Charing Cross e a Euston Station e sono facilmente raggiungibili con metropolitana e autobus. Zero parcheggi in stazione, zero su strada e solo pochissimi posti nelle vicinanze.

A Parigi, Gare du Nord è una delle più grandi stazioni ferroviarie di Parigi. E’ collegata con il resto della capitale grazie alla metropolitana: la linea 4 che attraversa Parigi da nord a sud, e il capolinea della linea 5 che passa vicino alla Gare de Paris Lyon. Pochissimi parcheggi in parking privati nelle adiacenze, parcheggio su strada improponibile.

A New York la Grand Central Station, non ha parcheggio presente in stazione, ma solo circa 200 posti nelle vicinanze, possibilità di parcheggio in strada impossibile.

A Roma ancora una volta si costruiscono posti auto, mentre un progetto davvero innovativo dovrebbe prevedere l’estensione del car – sharing (comunale o privato), l’incentivo del pooling (con tariffe scontate nei parcheggi esistenti), l’incremento dei taxi sulla piazza e bike sharing a volotà.

Siete o non siete d’accordo?

 

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