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Sport e sostenibilità ambientale: una sfida possibile

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Sport e sostenibilità

Sostenibilità: le prossime Olimpiadi giapponesi ne saranno un esempio, e così anche quelle invernali organizzate in Italia nel 2026 da Milano e Cortina, inserendola inoltre nel proprio logo. Concetto diventato fortunatamente sempre più popolare e i cui valori si legano pienamente con lo sport, vediamo che quali tipi di innovazioni tecnologiche sostengono questa tendenza.

La responsabilità sociale dello sport non è soltanto “umana”

Lo sport è scuola e metafora di vita: veicola messaggi positivi quali la costanza, l’allenamento, il superamento dei propri limiti fisici e mentali, e soprattutto educa a una cultura del rispetto e della meritocrazia. Tutti questi aspetti positivi delle discipline sportive concorrono alla formazione di un cittadino responsabile e con dei valori, ma lo sport si è finalmente deciso a caricarsi anche della responsabilità in ambito di sostenibilità ambientale. Non è un caso che fra le strade di Tokyo in occasione della quarantasettesima edizione dei Giochi Olimpici a partire dal 23 luglio si vedranno oltre 20 veicoli elettrici che faciliteranno gli spostamenti degli atleti. L’obiettivo del Giappone era in effetti chiaro fin dal principio e cioè rendere questa Olimpiade la più sostenibile mai organizzata: da emissioni zero a materiali riciclati, passando per coperture interamente ricoperte da pannelli fotovoltaici, fino allo slogan che tradotto recita “Sii migliore, insieme, per il pianeta e le persone”, sono stati chiaramente molteplici gli sforzi del comitato organizzativo per creare una manifestazione a minimo impatto ambientale.

Sostenibili anche i prossimi Mondiali di calcio in Qatar

Per ciò che concerne l’Italia, la Nations League di calcio vedrà impegnata per la semifinale fra Belgio e Francia a ottobre una struttura costruita e concepita per avere un impatto ambientale quanto minore possibile. Si tratta dello Juventus Stadium di Torino, campo da gioco della Juventus squadra che quest’anno non sta attraversando una delle proprie migliori stagione come confermano esperti e quote delle scommesse, ma può vantare uno degli stadi più green d’Italia. Per costruire la nuova “casa” della Juventus sono stati recuperati infatti oltre 40mila metri cubi di calcestruzzo, circa cinquemila tonnellate d’acciaio, approssimativamente duemila metri quadri di vetro e circa tremila tonnellate di alluminio dalla vecchia struttura. Ma il titolo di stadio di calcio più sostenibile al mondo va al Qatar Arena Showcase che sorge nella città di Doha, precisamente nel deserto antistante.  Lo stadio realizzato in soli quattro mesi sarà uno dei campi sportivi della prossima Coppa del Mondo FIFA 2022, e il parco fotovoltaico che sorge nei pressi della struttura garantisce energia non soltanto allo stadio, bensì a gran parte dell’area circostante.

Le Olimpiadi invernali 2026

Da poco svelato il logo dei Giochi invernali che si terranno in Italia. Si chiamerà Futura e rappresenta un inno alla sostenibilità come sottolinea lo stesso Malagò che si è detto molto soddisfatto del concept veicolato dal simbolo. Il logo è un numero “26” scritto con un dito sulla neve, a rappresentare proprio l’idea di un impatto leggero, gradevole sull’ambiente da parte dell’uomo. Tra le dodici sedi delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, soltanto una sarà costruita completamente da zero, mentre sulle altre undici si interverrà con lavori di riqualificazione, ammodernamento e implementazione, e tutte ospiteranno poi molteplici eventi e attività una volta terminata la manifestazione, lasciando in eredità risorse importanti. L’unica struttura ex-novo è infatti il Pala Italia nel quartiere Santa Giulia di Milano: destinata all’hockey, ma concepita per poter diventare spazio polifunzionale per mostre, concerti e manifestazioni, la costruzione potrà ospitare oltre 15 mila persone.

Lo sport diventa sempre più green e le prossime manifestazioni a livello internazionale ne sono la dimostrazione, con la preferenza per nazioni organizzatrici che potevano e possono promettere scelte sostenibili.