Uno studio condotto da un team internazionale, che comprende l’Istituto di scienza dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Bologna, l’Istituto di astrofisica dell’Andalusia, l’Istituto di astrofisica e planetologia spaziali di Roma e l’Esa, e’ riuscito a spiegare l’origine della ‘neve di aerosol’ che caratterizza la bassa atmosfera del pianeta, generando lo spesso strato caliginoso che ne ricopre la superficie.
Spiegata la nebbia di Titano
Utilizzando dati acquisiti dalla sonda Cassini, informa un articolo pubblicato sul nuovo numero on line dell’Almanacco della Scienza del Cnr, i ricercatori hanno scoperto che la presenza di ‘idrocarburi policiclici aromatici’ (Pah), molecole a base di carbonio che si formano nella parte alta dell’atmosfera, innesca la serie di reazioni chimiche che portano all’aggregazione di grosse e solide particelle che precipitano, proprio come fiocchi di neve, e danno luogo ad aerosol.
Queste particelle erano state rilevate dalla sonda Huygens che ha raggiunto Titano nel 2005, ma la loro identita’ era rimasta finora inspiegata. Il gruppo di ricerca stava studiando le emissioni di varie molecole nell’atmosfera di Titano. “Osservando i dati raccolti con lo spettrometro a immagini nel visibile e nell’infrarosso a bordo della missione Cassini abbiamo trovato un’emissione caratteristica aggiuntiva “, spiega Bianca Maria Dinelli dell’Isac-Cnr.