Home C'era una volta Speedy Jones, batterista raffinato

Speedy Jones, batterista raffinato

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Il 27 maggio 1936 nasce a Charleston, nel South Carolina, il batterista Rufus Jones, conosciuto dagli appassionati di jazz come Speedy Jones.

Gli inizi alla tromba

Il suo incontro con la musica avviene durante gli anni della scuola elementare dove impara a suonare la tromba ed entra a far parte della banda scolastica. Alla batteria arriva intorno ai tredici anni e si fa subito notare. La sua prima scrittura arriva da un’orchestra diretta da Brant Bassell. Dopo aver suonato per diverso tempo nella area della Florida, nel 1958 si trasferisce a New York per entrare a far parte del gruppo di Lionel Hampton. L’anno dopo suona in una formazione diretta da Red Allen e successivamente in quella del clarinettista Solomon Yaged.

Tra tradizione e modernità

Dal 1959 al 1963 è con Maynard Ferguson e, dopo una breve esperienza in proprio entra a far parte della grande orchestra di Count Basie con il quale rimane fino al 1966. Successivamente viene ingaggiato da Duke Ellington. Dopo il periodo trascorso con il Duca, Speedy suona con vari gruppi, compresa l’orchestra di fossa dell’Apollo Theatre, diretta da Reuben Phillips. Nel 1968 torna con Ellington e ci resta per un lungo periodo. Dotato di tecnica molto raffinata pur non potendo essere considerato un caposcuola, si è dimostrato un eccellente batterista di frontiera tra tradizione e jazz moderno, particolarmente efficace nell’accompagnamento delle grandi formazioni.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".