Home C'era una volta Sonny Red, un sax d’ispirazione bop

Sonny Red, un sax d’ispirazione bop

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Il 17 dicembre 1932 nasce a Detroit, nel Michigan, il sassofonista e compositore Sonny Red, il cui vero nome è Sylvester Kyner jr.

Il sax alto

Sonny inizia lo studio della musica al Northern High proseguendolo poi nella Community Music School. In quel periodo suona il C-melody sax e solo nel 1949 passa all’alto cominciando la carriera musicale con Barry Harris, nella cui formazione resta fino al 1952. Per qualche mese si dedica al sax tenore. Accade nel 1954 quando suona con Frank Rosolino, ma verso la fine dell’anno torna allo strumento preferito e si unisce al gruppo di Art Blakey.

Da Detroit a New York

Nel 1957 si trasferisce a New York per suonare con Curtis Fuller con il quale incide per la Prestige New Trombone. In quel periodo suona anche con Paul Quinichette incidendo On The Sunny Side e all’inizio degli anni Sessanta si unisce a Donald Byrd, suo grande amico. Con quest’ultimo, alcuni anni più tardi, incide Slow Drag in cui figura una sua composizione, Jelly Roll, che testimonia la sua profonda conoscenza e il suo amore per la musica popolare afroamericana. Nel 1966 suona con Kenny Dorham. Sassofonista di ispirazione bop, influenzato da Sonny Stitt prima maniera, muore il 20 marzo 1981.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".