Come tutte le principali testate giornalistiche italiane, anche Il Fatto Quotidiano dedica spesso e volentieri una particolare attenzione al principale “gioco” riempi-pagine prediletto dai quotidiani nostrani: i sondaggi elettorali. E invero colpiscono molto alcune rilevazioni demoscopiche pubblicate sulla versione on-line de Il Fatto Quotidiano dello scorso 24 novembre. A partire dal titolo dell’articolo: “Sondaggi elettorali, M5s vincente al ballottaggio contro tutti”. Un titolo ad effetto accompagnato da un’inequivocabile immagine in cui il Movimento di Beppe Grillo supererebbe, in un eventuale ballottaggio alle elezioni politiche, il PD di Matteo Renzi. Aggiungendo, tuttavia, solo in un successivo momento: “Ma niente secondo turno se il centrodestra è unito” per proseguire nella conclusione del sottotitolo che “non tutti gli istituti danno vincenti i grillini nella sfida finale con il Partito Democratico”.
Sondaggi elettorali, come leggerli?
I sondaggi elettorali: vere e proprie proposte commerciali?
Non si tratta, ovviamente, di discutere la linea editoriale de Il Fatto Quotidiano. Quello di cui si ragiona è l’utilizzo dello strumento sondaggio quando viene puntualmente piegato alle convenienze di carattere editoriale della stampa e dei mass-media. Da questo punto di vista, le rilevazioni demoscopiche assomigliano a una vera e propria proposta commerciale lanciata da giornali e TV per catturare l’attenzione del lettore nel tentativo di vendere qualche copia in più in edicola o di conquistare maggiori click sul proprio sito piuttosto che cercare di fotografare gli eventuali spostamenti elettorali in corso nel Paese e analizzarne le possibili motivazioni. Forse sarà superfluo ricordarlo ma è bene tenere a mente che, soprattutto negli ultimi anni, la maggior parte dei sondaggi elettorali hanno clamorosamente sbagliato tutte le loro previsioni sugli esiti finali delle elezioni politiche.
Leggere criticamente i sondaggi elettorali
A vagliare l’intensità argomentativa dei vari articoli sull’argomento, si può agevolmente ricavare l’impressione di scorrere le pagine dei quotidiani sportivi quando si cimentano nei pronostici agostani nel tentativo di indovinare chi vincerà il prossimo scudetto del campionato di calcio; un passatempo molto piacevole come argomento da spiaggia o da bar dello sport ma completamente inadatto per comprendere valori e forze in campo delle singole squadre. La conclusione più semplice e ovvia (e proprio in quanto tale più complessa) è sempre la solita: leggere di tutto, elaborare su tutto e riflettere sul tutto. E farsi un’idea propria dopo aver confrontato le diverse fonti giornalistiche. È il sempreverde invito ad analizzare i fatti e gli avvenimenti che accadono attorno a noi con lo strumento della libertà di critica individuale. Non c’è niente di meglio.
Foto tratta dal sito www.wakeupnews.eu