Le nuove tecnologie possono aiutare contro l’inquinamento. Anemotech con The Breath è tra le aziende in campo.
Smog, Legambiente traccia un quadro cupo
I dati diffusi da Legambiente tracciano un cupo quadro di deterioramento degli indicatori della qualità dell’aria nei centri urbani di tutta la penisola. L’area critica della pianura padana e soprattutto della città di Milano, protagonista in negativo di un exploit nel bruciare anzitempo il tetto massimo di giornate di sforamento delle soglie di concentrazione delle polveri sottili e dei COV, rappresenta solo la parte emersa dell’iceberg. Milano raggiunge oggi il giorno numero 53 del superamento dei limiti di Pm10, lo smog durante l’inverno ha toccato punte davvero preoccupanti. Anche l’inquinamento acustico non è da meno, con livelli davvero troppo elevati e oltre i limiti previsti dal piano di zonizzazione acustica della città. Un problema oggi sottovalutato è l’inquinamento indoor, le campagne di monitoraggio di Legambiente mostrano come l’aria dell’esterno sia spesso meno inquinata di quella in un ambiente confinato.
Smog, The Breath un’idea pulita
Anemotech, startup italiana che ha creato e brevettato The Breath®, il rivoluzionario tessuto multi-strato che adsorbe, trattiene e disgrega le molecole inquinanti precursori delle PM10, PM2.5 e PM1.0 presenti nell’aria, ha partecipato alla conferenza stampa svoltasi a bordo del Treno Verde in sosta a Milano, nella quale Legambiente ha presentato i risultati del monitoraggio sulla qualità della vita nei centri urbani, con particolare attenzione per l’incidenza di fattori negativi come l’inquinamento dell’aria, outdoor e indoor, e acustico.
Smog, nuove tecnologie contro inquinamento
Prendendo spunto dal pressante monito di Legambiente, che chiede alle istituzioni un immediato cambio di passo nelle misure di contrasto all’inquinamento, Gianmarco Cammi, Direttore Operativo di Anemotech, ha sottolineato come le nuove tecnologie ambientali possono concorrere da subito a ridurre in modo significativo l’inquinamento dell’aria non solo negli spazi aperti, ma anche in ambienti chiusi frequentati per gran parte della giornata come scuole, ospedali e uffici pubblici.
“Allo stato attuale tutte le soluzioni sulla carta risolutive implicano scelte drastiche e impopolari, ma questo non può essere un alibi per continuare a temporeggiare” – ha dichiarato Cammi. ”L’esperienza acquisita negli ultimi due anni con le applicazioni outdoor e indoor di The Breath mi conforta nel sostenere con forza l’utilità di una serie di interventi coordinati e immediatamente fattibili che, nell’insieme, concorrano a ridurre concretamente l’esposizione della popolazione agli agenti inquinanti.”
Gianmarco Cammi ha raccontato la grande esperienza dell’azienda con alcuni istituti scolastici del Nord Italia, dove The Breath è stato posizionato sotto forma di installazioni didattiche sfruttando la possibilità di applicare sul tessuto grafiche e immagini di qualità fotografica. Anemotech ha scelto con i professori quali didattiche creare (tavole periodiche degli elementi, cartine geografiche, alfabeti e numeri) contribuendo così, oltre alla riduzione dell’inquinamento indoor, anche alla riqualificazione degli ambienti scolastici.
“Si stima che il 15% della popolazione, pari a circa 10.000.000 di persone, fra alunni e docenti, studi o lavori ogni giorno in circa 45.000 edifici pubblici su tutto il territorio nazionale. Considerando il tempo che bambini e adolescenti trascorrono all’interno di ambienti chiusi come le aule scolastiche (da 4 a 8 ore al giorno per almeno 10 anni), il rischio connesso all’esposizione prolungata a inquinanti quali monossido di carbonio, diossido di azoto, formaldeide, benzene, composti organici volatili, particelle sottili e fumo di tabacco diviene tutt’altro che ipotetico e secondario” ha spiegato il Direttore Operativo di Anemotech. “Nella scuola secondaria Pier Lombardo di Novara, per esempio, il progetto di riqualificazione ha portato all’installazione di circa 110 quadri The Breath tra aule, laboratori, palestre e bagni, Aula Magna e sala professori, l’introduzione è pienamente riuscita con il coinvolgimento e la sensibilizzazione di studenti, famiglie e del personale scolastico. Altri due casi a cui tengo particolarmente sono le installazioni nella scuola Vittorino da Feltre di Piacenza e alla Andersen International School di Milano. ha concluso Gianmarco Cammi.
Gianmarco Cammi inoltre ha citato, come esempio riuscito di riduzione dell’inquinamento outdoor, la recente partnership stretta con Urban Vision per l’utilizzo di The Breath come supporto per le maxi-affissioni a copertura dei cantieri di restauro di edifici storici a Roma, Milano e Londra. “Dai test che abbiamo effettuato abbiamo potuto calcolare che la singola installazione al palazzo Generali di Milano è in grado di annullare in un anno le emissioni di 425.690 auto”.
Smog, The Breath sul Treno Verde
Anemotech è partner della 24° edizione del Treno Verde, la campagna nazionale di monitoraggio, sensibilizzazione e informazione sull’ambiente e sull’inquinamento, sia atmosferico sia acustico, promossa da Legambiente e Ferrovie dello Stato italiane.
La tecnologia The Breath, brevettata per assorbire gli inquinanti e pulire l’aria in ambienti aperti e chiusi, porta a bordo la sua azione assorbente, antibatterica e di abbattimento degli odori. Il tessuto, infatti, è utilizzato per rivestire 3 dei 4 vagoni del Treno: il primo, dedicato allo spreco dei processi produttivi e agli obiettivi previsti dal Pacchetto Europeo sull’Economia Circolare, il secondo pensato per le aziende che applicano buone pratiche e il terzo riservato alla cittadinanza circolare, focalizzato in particolare al riuso, riparazione e condivisione.
Anemotech ha anche creato le medaglie in tessuto The Breath con le quali sono state premiate le aziende più virtuose che racconteranno la loro esperienza e porteranno il loro messaggio a Bruxelles, dove è in corso la discussione per l’approvazione del pacchetto europeo sull’economia circolare.