Molto spesso, quando ci si appresta a fare una ristrutturazione dell’appartamento, ci si imbatte in una serie di considerazioni e preventivi. Una domanda che spesso sorge è legata allo smaltimento dei rifiuti edili. Chi è responsabile della gestione dei detriti derivanti dalle demolizioni e dei rifacimenti? Come vanno smaltiti i calcinacci, il cartongesso, il ferro, la plastica e così via?
Smaltimento dei rifiuti: chi è
il responsabile?
Chi è quindi responsabile del corretto smaltimento dei rifiuti? Secondo la legge il responsabile è il produttore dei rifiuti edili, nella maggioranza dei casi dunque la ditta edile che si è incaricato alla ristrutturazione dell’abitazione.
Ovviamente se si tratta di piccoli lavori e si è deciso di farli in autonomia questa responsabilità ricade sul proprietario (o l’inquilino) che li ha prodotti. Generalmente però l’impresa edile si farà carico di inglobare nel preventivo, anche i costi legati al corretto smaltimento dei rifiuti. In caso contrario il cliente potrà contattare autonomamente una ditta specializzata di smaltimento calcinacci e rifiuti edili. È importante sapere che lo smaltimento dei rifiuti va effettuato e gestito esclusivamente da imprese che siano iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.
Classificazione e tracciabilità dei rifiuti
Tutti i rifiuti prodotti, siano essi calcinacci, plastica, legno, cartongesso, lana di roccia e quant’altro vengono classificati e smaltititi separatamente.
Ogni rifiuto ha un codice di identificazione, detto CER (catalogo europeo dei rifiuti) composto da una sequenza numerica di 6 cifre riunite in coppie. Per permettere il corretto smaltimento e la corretta identificazione, i rifiuti vengono trasportarti dal luogo di produzione, cantiere, alla discarica competente, mediante un formulario, denominato FIR (Formulario di identificazione dei rifiuti). Tale modulo contiene tutte le informazioni relative al rifiuto, come per esempio, l’origine, la tipologia (specificata appunto dal codice CER), la quantità, l’impianto al quale verrà conferita la merce, e l’impresa autorizzata al trasporto.
L’obiettivo è quello di consentire la tracciabilità dei rifiuti in modo sicuro e chiaro. Tale procedura è gestita dal SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) istituito dal Ministero dell’Ambiente.
Come scegliere una ditta di smaltimento rifiuti
In passato non era facile rintracciare ditte specializzate ed autorizzate al ritiro calcinacci a Roma piuttosto che in altre città d’Italia; ma oggi anche piccole imprese hanno riconosciuto l’importanza di essere presenti sul web e hanno reso più semplice la loro visibilità sui motori di ricerca. Non è quindi complicato reperire diverse imprese che si occupino dello smaltimento dei rifiuti edili nelle diverse città italiane. Basterà digitare “ritiro calcinacci Roma” o “ritiro calcinacci Palermo” e così via, per avere una lista folta di contatti a cui rivolgersi e chiedere un preventivo.
Spesso tali aziende, se ben organizzate, offrono un servizio di preventivazione gratuito e di semplice interpretazione, ma è bene assicurarsi che il preventivo sia omnicomprensivo per non trovarsi poi davanti a costi inaspettati. Occorre sincerarsi che nei prezzi comunicati dal fornitore sia compreso il trasporto dal cantiere alla discarica, senza addebito di ulteriori spese chilometriche. O se il carico sui mezzi di trasporto sarà a cura della ditta di trasporti o del cliente. Se vanno aggiunti i costi per le analisi chimiche dei rifiuti e così via.