Manca l’acqua ed è vera emergenza anche se solo l’ultima notizia alla ribalta delle cronache ha determinato uno stato d’allarme. La notizia riguarda Parma e Piacenza per le quali il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza. Ma la crisi idrica è dovuta principalmente ad un lungo periodo di siccità che attraversa il nostro Paese.
Siccità, è emergenza per il nostro Paese
L’allarme è chiaro e qualche tempo fa lo ha lanciato il Centro Espon Meteo attraverso i meteorologi che hanno parlato a chiare lettere di siccità cronica. Un volume d’acqua pari all’intero lago di Como – hanno sottolineato i ricercatori – è “mancato all’appello” a causa della siccità la scorsa primavera, che ha registrato un deficit di pioggia di 20 miliardi di metri cubi sull’intero territorio nazionale.
Siccità, a Roma non piove da sei mesi
“In Italia il clima da inizio anno – informano – è stato estremamente siccitoso e caldo. Nonostante la parentesi dei primi due mesi del 2017, piuttosto piovosi rispettivamente al Centrosud e al Nord, le temperature medie da inizio anno si consolidano a +0,9 gradi sopra la media, mentre le precipitazioni presentano un deficit di -21% a livello nazionale. “Questo – spiega Simone Abelli, meteorologo di Meteo.it – significa che mediamente manca un quinto della pioggia in soli 5 mesi, in pratica la pioggia di un mese intero, condizione grave anche perché stiamo andando incontro alla stagione secca. Calcolando il deficit di pioggia da dicembre ossia da quando si è reso evidente il problema della siccità, ne scaturisce un’anomalia di -33%, pari a un terzo delle precipitazioni in meno in 6 mesi: in pratica due mesi di pioggia in meno alle soglie di giugno che, in perfetta continuità con il periodo precedente, sta mostrando un’ulteriore estremizzazione di quelle preoccupanti anomalie termo-pluviometriche”.
Siccità: Sardegna, Toscana, Emilia chiedono stato d’emergenza
Dunque, le notizie che arrivano non solo da Parma e Piacenza, in questo contesto, sono del tutto prevedibili. La siccità attanaglia, ancora, la Regione Sardegna che ha consegnato al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale dovuto al perduraredelal mancanza d’acqua in tutta l’Isola.
Sulla stessa scia si è posizionata anche la Regione Toscana, anch’essa duramente colpita dal fenomeno siccitoso, mentre l’Emilia Romagna ha già deliberato sulla crisi idrica. E l’allarme riguarda anche Regioni mai colpite come il Lazio. A Roma non piove da sei mesi dall’inizio dell’anno fino ad oggi. Ed il valore delle precipitazioni preoccupa: praticamente nel 2017 è caduta solo un terzo della pioggia che mediamente cade sulla capitale. Un caso praticamente storico. E con l’entrata dell’estate, ora si va verso il periodo più secco dell’anno e questo determinerà altre conseguenze disastrose per l’agricoltura per la quale si teme la condizione di estrema gravità in mancanza di acqua.
Le Regioni, nel frattempo, stanno cercando di affrontare questo percorso, in parte anche del tutto nuovo per il Nostro Paese, con una strategia comune. Ma quel che è certo è che gli effetti disastrosi del riscaldamento globale stanno colpendo in modo evidente. Prima della siccità, per esempio, ha denunciato l’assessore sardo Pigliaru il mondo delle campagne è stato vittima di altri pesanti eventi calamitosi: dalle nevicate e dalla tromba d’aria di gennaio alle gelate di aprile. Un mix di criticità che potrebbe mettere in ginocchio l’intero comparto agroo zootecnico del Paese.