Home C'era una volta Si Zentner e la big band fuori tempo

Si Zentner e la big band fuori tempo

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Il 13 giugno 1917 a Brooklyn, New York, nasce il trombonista e direttore d’orchestra Si Zentner, registrato all’anagrafe con il nome di Simon H. Zentner.

La prima volta con Les Brown

Zentner inizia a studiare musica dedicandosi al violino all’età di quattro anni. A sedici, passato al trombone, vince un premio della Fondazione Guggenheim e comincia a suonare professionalmente, dapprima accettando scritture stagionali e poi entrando a far parte, nel 1940, della grande orchestra di Les Brown. Con questa formazione resta per circa tre anni e già il 9 aprile 1940 ha occasione di registrare i suoi primi dischi incidendo per la Decca Love, Comanche War Dance, A Mellow Bit Of Rhythm e Walkin’ And Swingin’. Nel 1943 si trasferisce nella grande orchestra di Harry James e nel 1944 in quella di Tommy Dorsey.

Un successo inaspettato

Nel 1949 decide di spostare la sua residenza in California e si stabilisce a Los Angeles dove lavora soprattutto come free-lance, prevalentemente per la MGM, fino al 1957. In questo periodo decide la formazione di una orchestra sotto suo nome destinata a durare molti anni e che ottiene un notevole successo a partire dal 1960, quando l’incisione di Lazy River, con l’arrangiamento di Bob Florence, contribuisce a estendere la sua fama in gran parte del mondo. Il successo di Zentner è del tutto insolito visto la sua big band nasce in un momento in cui la musica da big band è ormai considerata in declino. Continua la sua attività per molti anni. Colpito da leucemia nel 1999, muore il 31 gennaio 2000 a Las Vegas.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".