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Scouting, interviene Francesca Costantino

Scouting

La scrittrice e agente letterario Francesca Costantino

Nuovo appuntamento di Daily Green ai suoi lettori per quanto riguarda il viaggio della nostra rivista all’interno delle attività di carattere editoriale operanti nello sterminato oceano del web. Questa settimana siamo andati a far visita a Francesca Costantino, autrice di fantasy presso l’Armando Curcio editore. Ma abbiamo scoperto che non è solo una brava scrittrice ma anche una persona capace di fare scouting.

Francesca Costantino: scrittura, letteratura e scouting

Francesca, prima di tutto parlaci un po’ di te. Letteratura, scrittura, scouting…
La mia prima formazione è avvenuta in campo giornalistico mentre, successivamente, mi sono specializzata in editing lavorando con la Armando Curcio editore. Ho cominciato come tutti: leggendo i manoscritti, selezionando le proposte editoriali e intervenendo sui testi di narrativa. Recentemente ho incominciato a interessarmi al settore commerciale e a cercare di capire meglio i meccanismi della promozione, della vendita e dello scouting. La lezione principale che ne ho tratto è che non basta pubblicare un bel libro, ma è fondamentale farlo conoscere dentro e fuori le librerie. Attualmente mi sto dedicando allo scouting letterario: sono molto interessata a capire sia lo stile di scrittura degli autori emergenti, sia a far comprendere agli aspiranti Camilleri i meccanismi del mercato editoriale italiano. Fare scouting mi sta prendendo sempre più.

Passiamo alla tua attività di autrice. Hai scritto due fantasy I figli di Baal. La guida rossa (Armando Curcio editore, 2012) e I figli di Baal. I giardini dell’essere (Armando Curcio editore, 2013). Come mai ti sei orientata verso il genere fantasy?
Scrivere era un sogno che cullavo sin da bambina e sono riuscita, non senza grossi sforzi, a realizzarlo. Per me il fantasy è una sorta di metafora per dire che non esistono lo spazio e il tempo se non nella nostra mente e che le esperienze che facciamo sono, consciamente o inconsciamente, dirette verso un obiettivo al quale tendiamo.

Il fil rouge della trilogia I figli di Baal (il terzo libro è in fase di editing) è rappresentato da elementi sia di fantascienza sia mitologici e leggendari. Questi convergono nella morale che gli esseri umani, nella loro fase primordiale, sono limitati nella conoscenza di se stessi e, grazie all’influenza di esseri superiori, riescono a scoprire gli strumenti per evolvere verso forme avanzate di civiltà. Mentre nel primo volume, La guida rossa, i due protagonisti, Sean e Victoria, capiranno, tramite sogni e visioni, di essere la stessa entità, appunto Baal, e devono assolutamente ritrovarsi per scongiurare la fine della Terra, nel secondo volume, I giardini dell’essere, l’attenzione si sposta su Victoria che scopre di essere una “maga nera”. Lei, con un viaggio nel tempo al periodo dell’ultima Inquisizione, compirà varie esperienze che le faranno capire di essere una guida per l’umanità. Per il terzo episodio della saga, aspettatevi una grossa sorpresa, un “finimondo” direi!

Oltre a essere una scrittrice, fai anche scouting…
Sì, come ti ho già accennato in precedenza, fare l’agente letterario sta diventando la mia attività prevalente. Lo scouting è sostenere gli autori per far loro acquisire una maggiore consapevolezza della scrittura, specie nel caso di esordienti, mentre, se hanno già pubblicato libri in precedenza, il mio intento primario è aiutarli a promuovere meglio la loro narrativa e a renderli più accorti circa le difficoltà del mercato editoriale italiano. Da questo punto di vista, tramite lo scouting cerco di “fare editoria” a tutto campo e, pertanto, la mia attività non si limita solo agli autori, ma anche agli editori al fine di ottimizzare le loro pubblicazioni tramite i vari canali a disposizione come, ad esempio, fiere del libro e mercati all’aperto dove poter incontrare i potenziali lettori. Si tratta, quindi, come attività di scouting, di essere presenti non solo all’interno delle librerie ma, anche e soprattutto, fuori dai punti vendita in quanto costantemente saturi di novità editoriali sui loro scaffali.

Sogni nel cassetto?
E direi che stanno uscendo dal cassetto! Non solo fare scountig o scrivere ma la mia volontà è fondare una casa editrice che sia itinerante; che non sia stanziata prettamente in un luogo fisico, ma che sia “liquida” in modo da poter pubblicare libri con lo scopo di fornire informazioni utili (manualistica e saggistica), narrare storie di vita vissuta (esperienze di persone che ce l’hanno fatta) o anche di proposizione commerciale (ad esempio, ditte che lanciano un nuovo prodotto e hanno voglia di raccontarlo). Voglio che questa casa editrice comunichi pace al mondo, per dare al lettore spunti di riflessione ed esempi di vita ai quali può ispirarsi. Per chi volesse saperne di più su di me e le mie attività professionali, rimando al mio sito www.agenteletterario.com

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