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Sant’Anna Bio Bottle, la rivoluzione…in bottiglia

bottiglia biodegradabile

La rivoluzione sostenibile? Può partire da una bottiglia. Come è per la nuova Sant’Anna bio bottle, la prima bottiglia di acqua minerale 100% vegetale, l’unica acqua minerale con bottiglia ed etichetta vegetale.

Una bottiglia realizzata senza una goccia di petrolio: è realizzata, infatti, con un particolare biopolimero che si ricava dalla naturale fermentazione degli zuccheri contenuti nelle piante.

Sant’Anna Bio Bottle, la rivoluzione nel packaging

Anche per il packaging è una rivoluzione. Una rivoluzione frutto dell’iniziativa dell’azienda piemontese Fonti di Vinadio, che, in 18 anni di attività, si è fatta notare per l’intraprendenza e il modo innovativo di produrre, distribuire e comunicare, fino a diventare un marchio leader a livello nazionale.

L’obiettivo è il rispetto dell’ambiente a cominciare proprio dai prodotti di largo consumo come per l’acqua in bottiglia. E dire che si tratta di uno dei settori in cui proprio il prodotto – la classica bottiglia di acqua minerale da 1,5 litri – è tra i formati più venduti nel Paese. Fonti di Vinadio ha, dunque, sposato una politica ecocompatibile con una iniziativa di enorme portata nel mass market: realizzare una bottiglia completamente biodegradabile che preserva, inoltre, la qualità stessa delle sostanze dell’ acqua Sant’Anna.

Sant’Anna, la prima bottiglia interamente bio

Laddove la tendenza generale dei produttori del beverage è stata di alleggerire gradualmente la quantità di plastica contenuta negli imballaggi, Sant’Anna si è impegnata in una vera e propria rivoluzione del packaging, la prima bottiglia realizzata con un particolare biopolimero che si ricava dalla naturale fermentazione degli zuccheri contenuti nelle piante. Questa bottiglia non contiene, dunque, neanche una goccia di petrolio: è una rivoluzione epocale nel packaging.

L’obiettivo è il rispetto dell’ambiente a cominciare proprio dai prodotti di largo consumo come per l’acqua in bottiglia. E dire che si tratta di uno dei settori in cui proprio il prodotto – la classica bottiglia di acqua minerale da 1,5 litri – è tra i formati più venduti nel Paese. Fonti di Vinadio ha, dunque, sposato una politica ecocompatibile con una iniziativa di enorme portata nel mass market: realizzare una bottiglia completamente biodegradabile che preserva, inoltre, la qualità stessa delle sostanze dell’ acqua Sant’Anna.

Sant’Anna, la prima bottiglia interamente bio

Laddove la tendenza generale dei produttori del beverage è stata di alleggerire gradualmente la quantità di plastica contenuta negli imballaggi, Sant’Anna si è impegnata in una vera e propria rivoluzione del packaging, la prima bottiglia realizzata con un particolare biopolimero che si ricava dalla naturale fermentazione degli zuccheri contenuti nelle piante. Questa bottiglia non contiene, dunque, neanche una goccia di petrolio: è una rivoluzione epocale nel packaging.

 

Una rivoluzione interamente ecosostenibile che, non solo consente l’evidente risparmio in termini di abbattimento di emissioni di Co2 ma consente una migliora conservazione dell’acqua che preserva al meglio le caratteristiche organolettiche, poiché il contenitore è assolutamente naturale e rispetta la naturalezza del contenuto. Questo rivoluzionario materiale presenta le stesse caratteristiche del materiale sintetico anche se è del tutto naturale: stessa leggerezza, robustezza e praticità nel totale rispetto dell’ambiente. Il particolare biopolimero, inoltre, non rilascia alcuna sostanza nell’acqua, pertanto il contenuto è fresco e puro come l’acqua imbottigliata in vetro.

“L’impiego di risorse annualmente rinnovabili, anziché del petrolio, per produrre questo bipolimero – spiega l’imprenditore Alberto Bertone, Presidente e Amministratore Delegato di Fonti di Vinadio Spa – riduce la dipendenza dai combustibili fossili e, grazie a processi manifatturieri più sostenibili, contribuisce all’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica, la causa principale dell’effetto serra.” La nuova Sant’Anna Bio Bottle permette importanti risparmi energetici e riduce l’inquinamento rispetto alle bottiglie in plastica tradizionale.

Una bottiglia interamente biodegradabile

La portata innovativa di questo prodotto ha suscitato curiosità e attenzione da parte non solo del pubblico e del mondo dell’informazione, ma anche di ricercatori e studiosi di nuovi materiali e metodi di smaltimento degli imballaggi. Un’esperienza che apre le porte a nuovi scenari futuri su prodotti di largo consumo  che debbono necessariamente essere e diventare ecosostenibili.

Sant’Anna Bio Bottle, dopo il consumo, può essere gettata nella raccolta differenziata dell’organico e, attraverso il compostaggio, scomparire del tutto non lasciando alcuna traccia sull’ambiente. Il tutto è certificato da particolari strutture scientifiche predisposte.  Proprio il compostaggio, ovvero una biodegradazione controllata, avviene in ambiente dove temperatura e tassi di umidità controllati accelerano semplicemente un processo che avverrebbe normalmente in natura. Il test effettuato con AMIAT – Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino, ha dimostrato che, dopo solo 8 settimane,non resta più nessun frammento di Sant’Anna Bio Bottle.

Sant’Anna Bio Bottle ha già ottenuto il riconoscimento del marchio CIC dal Consorzio Italiano Compostatori, che promuove una reale politica di riduzione dei rifiuti e soluzioni improntate alla minimizzazione dell’impatto ambientale.

L’obiettivo: il rispetto dell’ambiente e della qualità

Acqua Sant’Anna è stata, inoltre, citata in una pubblicazione ufficiale del WWF, distribuita nel corso della conferenza Mondiale sul clima di Copenaghen, in cui si auspicava la sostituzione dei processi petrolchimici con processi biologici e indicava il PLA come sostituto naturale di PET e PS al fine di produrre significativi benefits in termini di riduzione delle emissioni di gas effetto serra.

Molti sono stati negli anni i riconoscimenti ottenuti da Sant’Anna Bio Bottle: dal Premio Sodalitas Social Award al Premio Marketing Oggi Award, dal Premio Impresa Ambiente al Premio Codacons 2011, il Premio Natura 2014 e il recentissimo Packaging Awards 2014 per la Sostenibilità.

La rivoluzione sostenibile può cominciare… da una bottiglia.

 

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