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San Francisco, via libera ai nuovi santuari marini

Il National Marine Sanctuary, santuario marino che si trova nel Golfo del Farallones, nella costa settentrionale della California, si espanderà dalle 1.282 miglia quadrate attuali, alle 3.295 miglia quadrate, tra oceano e acque costiere. Il Cordell National Bank Marine Sanctuary, a nord di San Francisco, si espanderà invece dalle 529 miglia quadrate, alle 1.286.

Questo è il risultato di una lotta durata più di 10 anni da parte di vari legislatori ed ecologisti che si sono strenuamente battuti per cercare di allargare i confini dei due santuari marini nell’Oceano Pacifico.

Queste due vastissime zone oceaniche sono ecosistemi globalmente significativi, con incredibili diversità di specie e molto produttivi, ecosistemi che comprendono zone umide agli estuari, zone rocciose, mare aperto dalle acque poco profonde e profondissime”, così riporta il NOAA. I due santuari ospitano circa 25 specie in pericolo di estinzione, 36 specie di mammiferi marini, tra cui megattere blu e grigie, foche, elefanti marini, delfini bianchi del Pacifico e, tra gli altri, una delle popolazioni di rarissimi “leoni marini di Steller”.
Più di 10 anni di battaglie per i due nuovi santuari

Mentre il progetto ha avuto sempre un sostegno a livello locale, è stato duramente combattuto a livello nazionale dalla lobby dell’industria petrolifera. Per una volta però la battaglia è stata vinta dai difensori della natura e l’amministrazione Obama ha dato finalmente il via libera all’espansione, operazione che servirà indirettamente anche a proteggere il Monterey Bay National Marine Sanctuary più a sud.

“E ‘ironico che dopo più di 10 anni di questa guerra con il Congresso degli Stati Uniti, proprio in questo momento, siamo stati in grado di ottenere improvvisamente la possibilità di proteggere questo spettacolare tratto di costa,” ha detto al SFGATE Richard Charter. “Si tratta di un vero miracolo.”
L’espansione dei confini consente di proteggere gli ecosistemi locali

L’area intorno alle isole Farallon è zona protetta dal 1981 per la sua ricca varietà di uccelli e per tutta la vita degli animali marini. L’espansione di 2.220 chilometri quadrati a nord e ad ovest si estende nell’oceano, dove un corrente di acqua fredda, spinta dai venti, porta i nutrienti alle aree costiere poco profonde. Questo processo a sua volta nutre immense fioriture di plancton, che forniscono cibo per i pesci, per i mammiferi marini come le balene, per tartarughe ed uccelli, tra cui la più grande colonia di uccelli marini del continente americano.

Esistono solamente altre tre aree di queste dimensioni e con le stesse caratteristiche nel mondo: la base della catena alimentare.

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