Home C'era una volta Sammy Margolis, un autodidatta al sax

Sammy Margolis, un autodidatta al sax

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Il 1° novembre 1923 a Dorchester, nel Massachusetts, nasce il sassofonista Sammy Margolis, il cui nome vero è Samuel D. Margolis,

Gli inizi a Boston

Influenzato principalmente da Bud Freeman e Lester Young, è praticamente autodidatta. Inizia a suonare nell’area di Boston con Vic Dickenson, Shad Collins, Bobby Hackett, Rex Stewart e altri. Collabora a lungo con Ruby Braff con il quale incide molti dischi a partire dal 1954. Nel 1957 partecipa, sempre con Ruby Braff, al festival del jazz di Newport.

Il trasferimento a New York

Tornato a Boston alla fine degli anni Cinquanta ci resta fino agli anni Settanta quando si stabilisce a New York dove suona regolarmente con Ed Polcer , Buzzy Drootin , Max Kaminsky, Roy Eldridge, Tony Bennett, Claude Hopkins, Dill Jones, di nuovo Vic Dickenson e Red Balaban nei locali jazz di Manhattan. Negli anni Novanta si trasferisce a Deerfield Beach, in Florida, dove muore di cancro alla prostata nel 1996.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".