E’ cominciata la missione Futura, la seconda dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Samantha Cristoforetti, la prima donna austronauta italiana, è partita a bordo di una Soyuz dalla base russa di Baikonur, nel Kazakstan. Il lancio è avvenuto puntualmente alle 22.01 ore italiane.
“E’ tempo di andare, ci sentiamo dallo spazio!”: è stato questo l’ultimo tweet scritto da @AstroSamantha prima della partenza. “Grazie a tutti del supporto e dell’entusiasmo”, ha aggiunto che ha anche twittato il link alla canzone ‘It’s the final countdown’ degli Europe e ha scritto di aver fatto “quella che probabilmente è stata la più lunga doccia della mia vita” prima del “nostro pasto finale”.
Parte Samantha, la prima donna italiana nello spazio
La missione Futura è la seconda di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). La giornata per Samantha è cominciata prestissimo. Sveglia alle 5 (mezzanotte in Italia) con una serie di impegni molto precisi e scanditi da ultime analisi, saluti e immancabili precisi controlli che precedono sempre la partenza di ogni astronauta dalla base russa.
A Baikonur, in Kasakhstan, fino alla fine sono stati spasmodici i preparativi per il viaggio nello spazio. Samantha Cristoforetti è in viaggio verso la Stazione Spaziale in orbita con il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts.
Sarà un viaggio lampo, in sei ore raggiungeranno la Stazione Internazionale
Samantha Cristoforetti è la seconda astronauta a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale in sole sei ore, anzichè in due giorni, come avveniva fino al 2013. Il primo italiano a compiere il viaggio lampo fino alla stazione orbitale è stato, nel maggio 2013, Luca Parmitano nella missione Volare la prima di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
In precedenza il volo rapido era stato sperimentato con tre voli di rifornimento del cargo Progress, quindi senza equipaggio. Mentre nel viaggio di due ore gli astronauti a bordo della Soyuz avevano il tempo di riposare un po’, nel viaggio di sei ore sono costretti a restare svegli, lavorando per 21 ore consecutive. L’aspetto positivo è che non sono costretti a trascorrere due giorni nello spazio angusto della Soyuz.
Dopo il lancio il primo stadio della Soyuz si è separato
Dopo il lancio, il primo stadio della Soyuz si separerà dopo un minuto e 58 secondi, a 42 chilometri di quota. Il secondo stadio si staccherà tre minuti più tardi, a 176 chilometri di altezza. A nove minuti dal lancio si separerà anche il terzo stadio e la navetta entrerà in orbita attorno alla Terra. In questo viaggio breve sono previste soltanto quattro orbite, ognuna della durata di circa un’ora e mezza. Dopo sei ore quindi, all’incirca alle 4,00 del mattino italiane, la Soyuz si aggancerà alla Stazione Spaziale alla Iss.
L’ingresso degli astronauti nella Stazione Spaziale non avverrà subito: prima dovranno attendere che la pressione della Soyuz sia la stessa presente all’interno della Stazione Spaziale e solo a quel punto potranno togliersi le ingombranti tute pressurizzate e aprire il portello per salutare i loro compagni di equipaggio.