Sam “Sonny” Bryant, è un vero portento della natura. L’americano campione di bodybuilding che, ormai da anni, fa dell’esercizio mentale e fisico due vere e proprie ragioni di vita è arrivato a 70 anni con un corpo scolpito.
Precisamente dal 1970, da quando ne aveva 44 e il suo matrimonio stava andando a rotoli: cercò ossigeno e stimoli fuori delle mura domestiche, li trovò tra quelle di una palestra luogo per lui, fino a quel momento, largamente sconosciuto. Nulla sapeva, infatti, né di allenamenti né di pesi ma nel giro di poco tempo riuscì, grazie a determinazione e forza di volontà, a conquistare un’ottima forma fisica e i primi trofei.
Sam “Sonny” Bryant, record di muscoli
Di anni ne sono passati ma Sam “Sonny” è sempre qui, con ancora la testa e il corpo di un quarantenne: “La gente ha la convinzione errata che l’età faccia diventare vecchi, ma non è così. È il modo di pensare che ci rende tali. L’età è solo un numero e da quando ho iniziato a fare bodybuilding mi sento sempre uguale”.
Chiaro il suo messaggio: cominciamo a convincerci che i nostri pensieri possono davvero influenzare la nostra realtà in modo positivo e tutto diventerà per noi realizzabile e raggiungibile. Come dire anche che non è mai troppo tardi per nulla e il nostro simpatico Bryant lo sa bene perché a insegnarglielo è stata proprio la sua di esperienza.
Il suo segreto: ha fatto dell’esercizio fisico la sua ragione di vita
E lui, che per questo si sente incredibilmente fortunato, ora vorrebbe mostrarlo a tutta quella parte di mondo che cade nell’imperdonabile errore di sentirsi vecchia ancor prima di esserlo: “Ho conosciuto un sacco di ragazzi giovani che sembravano più grandi di me a causa del loro stile di vita, per quello che avevano scelto di fare: starsene in casa, sedersi intorno alla tavola e guardare tv per tutto il weekend facendo null’altro. Io invece non sono mai riuscito a stare troppo a lungo né fermo nè seduto”.
La magia della sua storia è proprio questa, che lui, nonostante il trascorrere del tempo, continua a non riuscire a farlo, continua con la sua palestra e i suoi doppi allenamenti giornalieri, insomma con tutto quello che l’ha ben “nutrito” e preservato per tutti questi lunghissimi anni. Bello averti conosciuto caro Sam.
Davvero notevole, senz’altro una “mosca bianca” nel panorama del Body building moderno che ahimè vede nei suoi adepti una carriera davvero breve come del resto la vita degli stessi atleti stroncati prematuramente per via dell’uso/abuso di sostanze dopanti.
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