Il 25 settembre 1930 nasce a Enid, in Oklahoma, Sam Rivers. Formalmente è un sassofonista ma nella sua carriera ha saputo farsi valere anche con il flauto, il pianoforte, il clarinetto e la composizione.
I difficili inizi e le sottovalutazioni
Il suo vero nome è Samuel Carthorne Rivers ed è figlio di un cantante e di una pianista. Nasce in Oklahoma per caso, visto che sua madre lo mette al mondo mentre è in viaggio. La sua casa è a Chicago dove egli studia la musica e la tecnica di numerosi strumenti. Verso la fine degli anni Quaranta debutta con gruppi minori nei dintorni di Boston, quindi suona con Joe Gordon, Jaki Byard e Gigi Gryce, insegnando nello stesso tempo presso la Berklee School di Boston. In seguito collabora con due cantanti di blues, T-Bone Walker e B.B. King e si trasferisce a New York. Nel 1964 è in tournée con Miles Davis. Dal 1967 al 1971 è con Cecil Taylor e quindi, per pochi mesi, con McCoy Tyner. Fino al 1973, comunque, Sam Rivers resta un musicista sottovalutato, nonostante il suo apporto alla scuola del free jazz, durante il sodalizio con Taylor, non sia affatto trascurabile
La scoperta e il successo
La fama di Rivers esplode improvvisamente al festival di Montreux del luglio 1973, al quale egli si presenta in trio con Cecil McBee al contrabbasso e Norman Connors alla batteria ottenendo un successo clamoroso. Da quel momento il suo studio newyorkese diventa il punto di riferimento di numerosi musicisti che sovente si riuniscono in una grande orchestra sotto la sua direzione; le case discografiche, che prima lo ignoravano, gareggiano nell’offrirgli contratti. Le sue composizioni e le sue esecuzioni sono pregevoli per l’impegno creativo, l’equilibrio e l’intreccio sapiente delle fonti sonore, la complessità dello stile che tiene conto del free jazz ma tende a superarlo, recuperando nello stesso tempo echi popolari afro-americani e materiali musicali di altre provenienze. Muore a Orlando il 26 dicembre 2011.