Più di 22 milioni di euro sono i danni stimati dalle autorità russe dopo la pioggia di meteoriti che ha investito la Regione degli Urali. Oltre 1200 i feriti.
“Circa 100.000 case hanno subito danni e stimiamo danni per piu’ di un miliardo di rubli”, pari a 22 milioni di euro, ha spiegato in una conferenza stampa il governatore della regione, Mikhail Yurevich. Il governatore ha riferito che il 30% dei vetri delle finestre mandati in frantumi in sei citta’ dall’ondata di esplosioni sono gia’ stati riparati nella regione, dove le temperature raggiungono i 20 gradi sotto zero.
Il resto dovrebbe essere riparato entro la fine della prossima settimana, ad eccezione delle grandi vetrate di epoca sovietica che richiederanno tempi piu’ lunghi.
Russia, danni per 22 mln per esplosione meteorite
Il ministro per le Emergenze, Vladimir Puchkov, ha reso noto che le squadre dei suoi tecnici sono al lavoro per verificare la stabilita’ degli edifici piu’ colpiti.
Intanto i sommozzatori russi stanno esplorando i fondali del lago di Chebarkul, a 60 chilometri dalla citta’ di Cheliabinsk, dove un frammento del meteorite potrebbe essere la causa di un foro di otto metri di diametro che si e’ prodotto sulla superficie ghiacciata.
E saranno presto analizzati tre frammenti di oggetti cosmici rinvenuti nelle zone circostanti.
L’altro ieri mattina il bolide, un meteorite di almeno 10 tonnellate, si è disintegrato nell’atmosfera scagliando ovunque frammenti incandescenti, tra boati, fumo e un’accecante luce bianca. Un evento rarissimo che ha seminato il panico. Scene da apocalisse immortalate da decine di video amatoriali postati su internet, molti girati in macchina con telefonini, e contorno di parolacce, poi debitamente censurate dalla stampa. Chiuse università, scuole e asili. La Protezione Civile ha inviato 20mila uomini sul posto, altri 10mila agenti della polizia sono stati mobilitati per riparare le conseguenze e fornire aiuto alla popolazione. Ma i soccorsi non bastano per il premier Putin, che dal G20 di Mosca si dice «preoccupato» della situazione, critica i sistemi di allerta «poco efficaci» e invita il ministro delle Emergenze Vladimir Puchkov a inviare specialisti di rinforzo per aiutare i residenti in difficoltà.
Gli abitanti della zona hanno appreso cosa è accaduto dai media, ammette il capo del dipartimento operativo del Ministero degli Interni, Viktor Rakitin: «Il sistema di allerta non ha funzionato come la gente si aspettava. Non c’erano sirene o comunicazioni via altoparlante. L’evento è stato breve e inaspettato. Il tempo era poco». Fatalista il premier Medvedev da Krasnoiarsk: «è la prova che non solo l’economia è vulnerabile, ma l’intero pianeta». Nello zoo di Cheliabinsk, gli animali sono in preda al terrore per il rumore. Fugati dalle autorità i timori di radiazioni: l’area intorno a Cheliabinsk, un milione di abitanti, è celebre fin dai tempi sovietici per ospitare industrie belliche e poligoni militari. Tanto che qualcuno come la giornalista Yulia Latynina ipotizza test missilistici falliti e maldestramente nascosti. Non manca qualche ironia sull’evento, specie sul web: «I Maya si sono sbagliati di un mese», nota qualcuno dando la colpa alle poste russe coi loro proverbiali ritardi, «hanno recapitato solo ora il meteorite a destinazione». Su internet appaiono annunci di vendita di pezzi di oggetti cosmici caduti a 300mila rubli.