Sono stati definiti Plastiglomerati e sono accumuli di plastica, scoperti da un gruppo di studiosi della University of Western Ontario. Queste strane “rocce” ritrovate sulla spiaggia di Kamilo alle Hawaii, sono costituite da materiali plastici fusi, detriti organici, lava vulcanica e frammenti di spiaggia, che nel tempo hanno subito strane trasformazioni.
Nuove rocce dai rifiuti di plastica
La spiaggia di Kamilo è una delle spiagge più inquinate al mondo. Sappiamo che la degradazione di materiale plastico è un processo lento, lentissimo che può impiegare centinaia di migliaia di anni.
L’inquinamento marino causato dall’uomo ha prodotto su una vasta aerea della spiaggia questo fenomeno che è stato battezzato con il termine plastiglomerato.
I ricercatori, guidati dalla geologa Patricia L. Corcoran, hanno analizzato la conformazione delle nuove rocce. Lo studio pubblicato sulla rivista americana Gsa Today, ha evidenziato che questo tipo di formazione artificiale, può essere di due tipi: “in situ” e “clastica”.
Una scoperta avvenuta nel paradiso delle Hawaii
La prima è quella che si forma dall’unione tra uno strato superficiale della roccia con una parte di plastica fusa. La seconda forma invece è costituita da plastica fusa che ingloba detriti vari come conchiglie, sabbia e altro materiale organico. La scoperta è avvenuta in diverse zone della nota spiaggia hawaiiana ma gli scienziati ipotizzano che altre forme di plastiglomerati possano trovarsi in altre zone del pianeta.
Queste “rocce” possono trovarsi infatti in tutti i luoghi dove ci sono quantità abbandonate di scarti plastici che a contatto con determinate fonti di calore come per esempio colate di lava o anche semplici fuochi sulla spiaggia, si trasformano in qualcos’altro.
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