Immersa nel verde delle vigne e dei boschi, tra dolci colline in cui le coltivazioni si alternano a vigneti, oliveti e seminativi, Roccafiore è una vera e propria “riserva green”, in cui la tradizione vinicola di Todi trova una nuova e moderna declinazione.
Roccafiore, una riserva green
Dare una nuova interpretazione all’enologia umbra, dimostrando che si può ottenere uno stile moderno ed elegante, donare nuova dignità ai vitigni simbolo del territorio, far capire che il rispetto dell’ambiente può conciliarsi con la qualità: sono infatti questi i concetti su cui, da sempre, si basa la filosofia produttiva Roccafiore, in cui l’innovazione tecnologica diventa uno strumento di tutela dell’ecosistema esistente.
Roccafiore, marchio di sostenibilità ambientale
Un impegno costante, che ha portato Roccafiore a conquistare la certificazione Green Heart Quality, marchio di sostenibilità ambientale della Regione Umbria, e a vedersi assegnare dalla Guida Gambero Rosso 2017 il Premio Speciale Viticoltura Sostenibile, che riconosce l’impegno dell’azienda di Todi nei confronti dell’ambiente.
Roccafiore, sostenibilità regola numero uno
La sostenibilità è infatti la regola numero uno per la cantina Roccafiore, nata con l’obiettivo di produrre solo vini naturali, ottenuti rigorosamente da vitigni autoctoni: Grechetto di Todi, Trebbiano Spoletino, Sangiovese, Sagrantino e Montepulciano. Luca Baccarelli, classe 1984, alla guida di questa realtà, ne è convinto: il rispetto della natura deve essere un imperativo a 360 gradi. Per questo Roccafiore è stata tra le prime aziende vitivinicole in Italia ad adottare la scelta del fotovoltaico con un impianto di 3.000 metri quadri che, con i suoi 191 kwatt, non solo consente l’autoproduzione di energia, ma permette anche di risparmiare emissioni per circa 90.000 Kg di CO2 all’anno, che equivalgono alle emissioni di 150 voli aerei sulla tratta Roma – New York.
Un investimento che, se all’inizio ha comportato una spesa pari a 1,2 mln di Euro, oggi permette un risparmio di 30.000 Euro annui “Una cifra che noi reimpieghiamo in tecnologia e ricerca – sottolinea Luca Baccarelli – nella convinzione che la tutela ambientale sia un impegno che tutti dobbiamo assumerci”.
Una filosofia produttiva alla quale i consumatori di tutto il mondo stanno dando ragione, come evidenzia il trend di crescita costante, che ha permesso di consolidare la presenza Roccafiore nei mercati esteri, soprattutto USA, Giappone e Svizzera, Paesi in cui è il Grechetto a fare da traino segnando il 65% di vendite sul totale.
La scelta di orientarsi su una produzione esclusivamente naturale sta quindi ripagando gli sforzi profusi in questi anni: “Merito anche di un vino come il Fiorfiore Grechetto di Todi– prosegue Baccarelli – uno dei prodotti che più si sta facendo apprezzare sia Italia che all’estero. Un vino del quale siamo giustamente orgogliosi e che, grazie alla sua grande eleganza e complessità, è riuscito a conquistare anche gli esigenti palati dei consumatori d’oltreoceano”.